LBA - Olimpia, Hines e la Coppa Italia "Vogliamo il terzo trofeo consecutivo"

Kyle Hines è più che una risorsa preziosa per l’Olimpia Milano. E' il punto di riferimento quando è in campo, è leader nello spogliatoio, ha il prestigio che viene da una lunga e ricca carriera. Le sue parole in vista della Coppa Italia (domani a Torino si comincia contro la Germani Brescia) in un’intervista rilasciata a La Repubblica Milano.
Ogni vittoria conta. “Ho iniziato la mia carriera professionale in Italia e guardavo dalla A2 le grandi squadre competere nelle Final Eight. Ogni vittoria, per me conta, e accresce l’ambizione di vincere ancora. Noi giocatori sappiamo che è un traguardo fondamentale per il club e la sua importanza è ancora più grande quest’anno, viste le difficoltà che abbiamo vissuto. Siamo tutti molto carichi, per quello che la coppa rappresenta per noi e nella storia del basket italiano. Abbiamo vinto le ultime due edizioni, vogliamo difendere e alzare di nuovo il trofeo, che è tra i nostri obbietti vi della stagione, e accrescere la gloria dell’Olimpia.”
Imparare dagli errori. «Sì, è strano non pensare al fattore campo favorevole o alla Final Four, ma è una esperienza di apprendimento. Cerco sempre di imparare dagli errori fatti per non ripeterli e pensare positivo. Non siamo ovviamente felici di come è andata Eurolega quest’anno, nessuno si aspettava che oggi fossimo in questa situazione. Ci sono dei motivi per i quali è successo ma l’unica cosa che possiamo fare è essere ambiziosi, concentrati sul presente senza preoccuparci troppo di quello che è accaduto e vedere a che punto saremo alla fine della stagione regolare. Siamo una squadra orgogliosa, formata da professionisti che hanno giocato ad alto livello, per ogni partita è una questione anche di fierezza personale perché crediamo di essere migliori di quello che la classifica di Eurolega mostra. Sappiamo cosa significhi giocare all’Olimpia, e quando alla città e ai nostri tifosi importi di questo club. Continueremo a lottare.”
Milano città del cuore. “Ormai per me e la mia famiglia è quasi una seconda casa, vivere qui è una bella esperienza anche per i miei figli, che sono piccoli, e sono felice possano apprendere una cultura differente in un posto così stimolante e strategico anche per scoprire le bellezze dell’Italia.”
Sulla propria carriera. “So che sto arrivando alla fine ma vivo nel presente e non mi importa, oggi, quello che succederà. Da vecchio giocatore non prendo più nulla per scontato come da giovane, ma cerco di apprezzare e godermi ogni singolo momento, il condividere ogni giorno coi miei compagni e con lo staff, apprezzare ogni allenamento, gustare ogni partita in ogni palazzetto, cercando di dare tutto il meglio di me perché nessuno sa se quella sarà l’ultima opportunità. Vorrei continuare a giocare al massimo livello il più a lungo possibile e aiutare l’Armani a competere per vincere in ogni competizione. A fine stagione parlerò col club e la mia famiglia e prenderemo la decisione giusta.”