esclusiva pb

- Reale Mutua Torino, Edo Casalone: "Mi piacciono le sfide, saremo pronti"

03.08.2021 15:09 di  Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Pianetabasket.com
ESCLUSIVA PB - Reale Mutua Torino, Edo Casalone: "Mi piacciono le sfide, saremo pronti"
© foto di Luigi Canu / Dinamo Sassari

Intervista esclusiva con il nuovo head coach della Reale Mutua Torino. Il nuovo progetto targato David Avino prende forma, in attesa dell'annuncio dei nuovi americani da inserire in un roster la cui centralità degli italiani è ben definita.

Casalone, giovane, ma dal background di assoluto rilievo e con le idee molto chiare, racconta l'evoluzione della "sua" creatura e si assume le responsabilità di una squadra che molto è cambiata rispetto alla passata stagione, mantenendo alte le ambizioni e le visioni d’insieme. L'ambizione non manca e non può mancare, la città aspetta gli ultimi colpi di mercato e vuol tornare a sognare di poter ambire alla massima categoria.

La prossima settimana, dopo le visite mediche di rito, inizierà la nuova avventura all'ombra della Mole: una prima parte al CRAL della Reale Mutua, una struttura di altissimi livello e successivamente a Venaria, in attesa che il Pala Gianni Asti torni disponibile (è in corso il rifacimento del parquet).

Siamo certi che i tifosi si divertiranno e, in fondo, come dice Casalone stesso "Divertiamoci e facciamo tornare la voglia ai nostri tifosi di identificarsi alla canotta gialloblu".

----------

Il nuovo progetto di David Avino prende forma, quali sono le sue prime impressioni?

"Avino ha intenzione di portare avanti le priorità che hanno caratterizzato il recente passato di Torino, soprattutto la solidità di un progetto, che un patron molto appassionato come lui ambisce a realizzare nel migliore dei modi possibili. Le recenti medaglie d'oro olimpiche ci insegnano che sognare non costa nulla, ma la capacità di avere una visione futuristica tenendo i piedi ben saldi a terra, è la linfa per lavorare bene e ambire a traguardi importanti".

Lei è un allenatore giovane con esperienze di rilievo alle spalle: quali saranno le differenze nell'assumersi queste nuove responsabilità?

"Come ha detto bene lei, la responsabilità che mi sono assunto è la condizione che cambierà il mio lavoro. Nel passato, più o meno recente, sono sempre stato coinvolto in progetti ambizioni e ho avuto la fortuna di avere allenatori di assoluto rilievo. Ho imparato tanto e adesso tocca a me mettere in pratica le esperienze passate. So bene che alla fine l'ultima decisione sarà la mia nel rispetto della società, dei giocatori e dei tifosi: sento l'importanza di una città come Torino e sono pronto ad immergermi quanto prima in questa nuova avventura".

De Vico, Landi, Zugno, Oboe sono parte della nuova ossature: mancano gli americani, a che punto sono le trattative?

"Le trattative sono a buon punto, stiamo definendo tutti gli accordi e prossimamente dovremmo annunciarne firme. I giocatori italiani, come detto fin da subito, sono il "pacchetto" portante da cui partire. Oltre a quelli da lei citati, vorrei ricordare l'importanza di giocatori come Alibegovic, Toscano e Pagani, che rappresentano la continuità con il roster della passata stagione. Per fare una buona stagione, servono italiani di livello e i nostri, sono di assoluta qualità, con un passato importante e una voglia di diventare subito "centrali", qualità che ci è risultata fin da subito. Landi e De Vico hanno giocato nella massima categoria da protagonisti e Zugno (classe '96) ha sposato il progetto, consapevole che il suo ruolo sarà molto importante in tutte le partite. Oboe è un profilo molto interessante con alle spalle esperienze in A2 da senior (Verona e Ancona) e nonostante la giovanissima età, sarà molto utile durante la stagione- Adesso tocca agli americani: il primo profilo dovrà corrispondere ad un 5 che possa essere utile per le nostre caratteristiche- La nostra squadra ha una fisionomia ben precisa con una fisicità rilevante e vogliamo un play che ci permetterà di far esplodere queste caratteristiche…Non giocherà da solo e sarà funzionale al disegno di squadra che abbiamo in mente”.

Il centro che cercate dovrà essere molto fisico e completare il pacchetto lunghi...

"Beh Landi è il 4 più fisico della categoria, ha caratteristiche che lo portano ad essere decisivo anche dal perimetro e sarà complicato per i nostri avversari arginare la sua “presenza” spalle a canestro. Il nuovo centro dovrà completare questa "missione" sotto le plance e aggiungere pericolosità e forza fisica".

Ha già parlato con capitan Alibegovic, cosa si aspetta dalla sua stagione?

"Lo conosco bene perché abbiamo lavorato insieme a Tortona e abbiamo portato a casa una Coppa Italia. Ci siamo sentiti un paio di volte anche durante l'anno e ho un ottimo rapporto con lui. Credo che sia una guardia di alto livello e partirà in quintetto fin dalla prima palla a due. Avrà tanti minuti in quel ruolo che gli permetteranno di crescere in modo importante a livello individuale e poter così, in futuro, ritornare a giocare nella massima. Dovrà semplicemente essere in grado di giocare da 2 e le sue caratteristiche mi portano ad esplorare questa idea di gioco. Si parla sempre della crescita di un giocatore pensando agli allenamenti in palestra: la sostanza è creare i presupposti di un progetto e mettere al centro il giocatore per poter rendere al meglio delle proprie possibilità. De Vico giocava da 4 e noi vogliamo farlo giocare tanto da 3 e portare Landi ad essere decisivo anche da 4. Ho una visione con un "taglio" di A e credo che i mie giocatori possano sviluppare queste nuove idee".

Qual è il suo messaggio ai tifosi e cosa si devono aspettare da questo progetto da lei guidato?

"Come detto fin dal primo minuto, i tifosi dovranno divertirsi guardando una squadra che si diverte. Penso che gli appassionati della Reale Mutua dovranno, sempre più, identificarsi nei colori con la passione che li ha sempre contraddistinti, affinché questa passione, faccia dimenticare i problemi del quotidiano. Per far questo abbiamo voluto investire in giocatori italiani che possano far sognare i tifosi, anche i più piccoli che praticano mini basket. Landi e De Vico, tra gli altri, sono in grado di infiammare il palazzetto, noi crediamo in queste emozioni. Dal presidente, passando per lo staff, giocatori e collaboratori, tutti sono mossi dalla passione che cercheremo di trasmettere alle tribune e in tutta la città di Torino. Tutti devono sentirsi coinvolti e vogliamo essere una nuova rinascita che scaccia via le criticità di quello che viviamo e abbiamo vissuto in questi mesi. Tornare alla normalità con la gente sugli spalti è il nostro obiettivo".

La sua opinione sui gironi di A2 e dove colloca Torino a livello di possibili ambizioni.

"Ho letto l'intervista di coach Sodini che credo sia tra i migliori allenatori della categoria: Cantù è la squadra costruita con il maggior talento, poi certo, sarà il campo a stabilire le gerarchie durante una lunga stagione piena di appuntamenti. Le squadre forti sono tante, penso ad Udine, ma i competitors non mancano e molti assetti sono cambiati rispetto alla passata stagione. Se vuoi fare un buon campionato, devi affrontarle tutte e cercare di vincere ogni partita. È un girone interessante e alzerà il livello competitivo di tutte le squadre in corsa e Torino ha le carte in regola per avere un ruolo da protagonista, in attesa degli americani che non deluderanno le aspettative dei tifosi".