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- Reale Mutua Torino, De Vico: "Torino è bellissima e sono qui per vincere"

25.08.2021 07:00 di  Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Pianetabasket.com
Niccolò De Vico
Niccolò De Vico

Ieri è iniziata la seconda settimana di allenamenti in casa Reale Mutua Torino: agli ordini di coach Casalone, il roster sta seguendo il programma in preparazione dei primi impegni di Supercoppa che partirà a Settembre.

Abbiamo incontrato Niccolò De Vico e l'ala ex Varese, si è da calato nelle dinamiche della città sabauda e si è subito messo a disposizione del nuovo progetto targato David Avino.

Nato a Monza il 19 luglio 1994, Niccolò cresce nel settore giovanile di Pallacanestro Biella con cui esordisce in serie A nel campionato 2009/10. Dopo sette anni a Biella, arriva la chiamata di Reggio Emilia dove trascorre due stagioni, esordendo anche in EuroCup. Dopo l’esperienza a Cremona nella stagione 19/20, si accasa a Varese, producendo nell’ultima annata 5.5 punti di media negli altri 20’ di impiego. Esordisce in Nazionale con l’U16 nel 2008, vanta una partecipazione all’Europeo U20 nel 2014.

De Vico, dopo tanti anni in Piemonte, il suo approdo a Torino: quali sono le sue prime impressioni della città?

"Torino è la prima grande città in cui gioco e questo ha influito sulla mia scelta di sposare il progetto. La città è molto bella ed è molto appassionata di sport; sono molto curioso di poterla conoscerla e viverla in tutte le sue sfaccettature e nel tempo libero la visiterò perché ci sono tanti musei importanti e parchi molto grandi per poter passeggiare in tranquillità".

Il nuovo progetto ha anche un nuovo proprietario, David Avino: cosa l'ha colpita fin dai primi incontri conoscitivi?

"Sia Avino che D'Orta sono stati fin da subito diretti e chiari, cosa nel nostro mondo non è mai scontato. Il presidente è un imprenditore giovane e i collaboratori della sua azienda sono in media altrettanto giovani e molto preparati, cosa che mi ha colpito favorevolmente. La squadra è stata formata nel rispetto dei pensieri della società: gente giovane e motivata, che si è messa a lavorare duro fin dai primissimi allenamenti".

Quali sono le differenze tra la massima serie a questa A2 comunque iper competitiva?

"In serie A i roster sono molto più profondi e, faccio l'esempio del 6+6, gli stranieri sono quasi sempre atleti di altissimo livello e strutturati fisicamente. In A2 la panchina è molto più corta, però anche quest'anno molte squadre hanno messo sul piatto investimenti importanti e alcuni giocatori di livello sono "scesi" di categoria, alzando il livello generale della competizione".

In attesa della firma del secondo americano, quali sono le sue prime impressioni su Devon Scott?

"Assolutamente positive e non lo dico perché è un mio compagno di squadra: credimi, ho giocato con americani di non facile gestione e lui si è immerso nella parte del grande professionista. Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di ritrovarci tutti insieme per la prima cena insieme, eravamo seduti fianco a fianco e insieme alla sua famiglia si è rivelata una persona molto simpatica e incline ai rapporti umani. E' in forma e al primo allenamento ci ha detto che è venuto per vincere qualcosa di importante. Penso e spero che possa fare bene".

Ha conosciuto il nuovo coach: Casalone è giovane e con grandi qualità, quali sono le tue sensazioni dopo i primi giorni di allenamento insieme?

"Premetto che non lo conoscevo e non ho mai avuto modo di lavorare con lui. Ci siamo incontrati per la prima volta durante i miei allenamenti estivi con Federico D'Anna e il coach è venuto ad assistere ad alcune di queste sessioni. Abbiamo subito parlato di pallacanestro e mi ha colpito la sua voglia di condividere le sue idee di gioco che, credetemi, sono molto chiare. Ha la capacità di far sentire importante ogni singolo giocatore ed è il primo a sorridere e sdrammatizzare dopo le lunghe ore di lavoro in palestra. In questo periodo si punta molto su allenamenti duri e la sua presenza ci mette nelle condizioni di sentir meno la fatica. E' uno molto preparato".

Torino è la città che ha dato i natali a molti gruppi di musica elettronica, uno dei suoi hobby...

"Sì è vero, Torino è una delle case di queste sonorità che mi affascinano molto: amo la musica in generale, ma in questo periodo l'elettronica e la tecno riempiono le mie playlist. In questi due anni, purtroppo non abbiamo potuto assistere ai festival e a tante manifestazioni musicali. Spero che presto si possa tornare alla normalità anche perché a me piace viaggiare e visitare nuovi posti in cui scoprire sempre cose nuove".