Tragedia Rieti-Pistoia, le testimonianze dei tifosi nel pullman: «È solo fortuna se non è stata una strage»

Emergono dettagli in merito alla tragedia che si è consumata ieri sera, quando uno dei due autisti del pullman dei tifosi di Pistoia, di ritorno da Rieti, è morto a seguito di una sassaiola da parte di ignoti poco prima di prendere l'autostrada. L'uomo, 65 anni, è stato colpito fatalmente da uno dei sassi, alcuni parlano di mattoni, lanciati: "È stato terribile – racconta Francesco Abbri, uno dei sostenitori del Pistoia Basket che si trovava sul bus – Hanno centrato pieno alla trachea quel pover'uomo, a cui tra l 'altro, ci hanno detto, mancava un mese alla pensione", si legge su Il Tirreno, che aggiunge: "Le due tifoserie non si amano. Rieti è gemellata con Scafati, a sua volta invisa ai pistoiesi. Che sono gemellati con Cento, i cui sostenitori sono stati protagonisti di dissidi con i reatini. Niente però giustifica quello che è successo ieri sera".
Su La Nazione, si legge: "La vittima, Raffaele Marianella, 65 anni, lavorava da pochi mesi per l'azienda di trasporti Jimmy Travel, con sede all'Osmannoro, nella piana fiorentina. Azienda che da anni lavora insieme ai tifosi di Pistoia, accompagnandoli ovunque e sempre senza particolari problematiche legate a scontri o quant'altro. I responsabili dell'azienda si dicono increduli e sconvolti per l'accaduto, così come il club biancorosso". Dinamiche ancora da chiarire per quella che è una tragedia, e poteva essere ancora peggio, visto che uno dei sassi ha colpito il vetro della persona che guidava, che fortunatamente ha retto. Al via le indagini per ricostruire l'aggressione: "Secondo quanto confermato all'Ansa dalla Questura di Rieti, il pullman dei tifosi pistoiesi è stato assaltato da più individui che si sono nascosti in una posizione più bassa rispetto alla sede stradale, dunque oltre il guardrail".
Secondo La Repubblica, sarebbe stato "identificato nella notte il gruppo degli aggressori". Anche il quotidiano riporta le parole del tifoso della Baraonda Biancorossa presente nel pullman: «Lo hanno centrato in pieno, il viso era aperto e pieno di sangue. Lo hanno ammazzato con una sassata. È solo fortuna se non è stata una strage». Sì, perché un sasso era diretto anche all'altro autista, quello al volante: «Eravamo tranquilli, avevamo vinto, si scherzava. Poi abbiamo sentito come degli scoppi, almeno un paio, forse di più. Per fortuna il vetro dal lato dell'autista ha retto e lui ha avuto la prontezza di fermarsi. Aveva solo un taglio sul viso. L'altro invece non ce l'ha fatta. Una tragedia, ma in cui siamo stati fortunati».