Toscana, fuga dalla serie D: fare due gironi sembra un'impresa

Tante spese e obblighi e pochi sponsor. Dai tre ufficiali di gara al medico sociale, passando per la partecipazione ad almeno due campionati giovanili (o uno solo ma pagando mille euro di sanzione) fino ai limiti per over e under.

Fare la serie D costa troppo e al momento compilare i due classici gironi appare un'impresa. Delle neopromosse solo il Centro Minibasket Prato, ancora guidato da Alessio Iurissevich, è certo di partecipare, Freccia Azzurra e Stagno hanno rinunciato, difficile vedere ai nastri di partenza la seconda squadra di Arezzo per problemi legati alle giovanili, mentre Lucca dopo la scomparsa della Pallacanestro e la fusione tra Junior (salito in D) e Cmb ripartirà dalla C regionale, con la Libertas che invece si dedicherà solo al vivaio. Ancora in bilico la situazione di Scandicci, che deciderà la prossima settimana, dal girone A di Promozione potrebbe salire il Gialloblu Castelfiorentino. Molto dipenderà però dal campionato che disputeranno i cugini maggiori dell'Abc: con la C nazionale la serie D è più di un'ipotesi, in caso (come sembra) di C regionale il quadro muterebbe radicalmente. Chi invece si iscriverà è il Club Biancoverde, sconfitto da Prato nella finale playoff: i gigliati saranno allenati da Stefano Corsini, nell'ultima stagione impegnato con le giovanili del Pino Dragons.
Il resto è un'incognita: Grosseto dopo aver rinunciato alla C spera di farcela scendendo di un solo gradino, praticamente certa la rinuncia dello Ies Pisa, sicura quella di Massa e Cozzile, in grossissima difficoltà i Rossoblù Montecatini. Allo stato attuale sono una ventina le formazioni certe e in questa settimana, le iscrizioni scadono il 22, ci sarà il pressing della Federazione per convincere qualche società a fare il “salto”; in tante però da Venturina a Follonica, passando per Cecina e Montemurlo hanno già declinato l'invito prima ancora di averlo ricevuto.