Biglietti nominali: scatta l'obbligo per società e pubblico, i tifosi non ci stanno

Biglietti nominali: scatta l'obbligo per società e pubblico, i tifosi non ci stanno
© foto di Savino Paolella

L'Osservatorio per le manifestazioni sportive del Ministero degli Interni ha comunicato a LBA ed LNP che con la stagione 2025-26 è stato introdotto l'obbligo di emissione di biglietti nominali per tutti gli spettatori delle gare di serie A, A2 e B Nazionale. Unico sport professionistico di squadra in Italia insieme al calcio, la pallacanestro non può sfuggire agli stessi obblighi, anche se i fenomeni di tifo violento sono rari e non hanno niente di paragonabile con quello che accade negli stadi. Le associazioni di tifosi di tutte le squadre della serie A hanno già espresso in un lungo comunicato la loro posizione di rifiuto del provvedimento.

Diventa requisito indispensabile per entrare in un palazzetto avere un biglietto che riporta le generalità dello spettatore, e per la contestazione ci sarà poco da fare, viste le disposizioni che sono state impartite a tutte le società, dall'Olimpia Milano alla Virtus Ragusa. Abbonamenti esclusi, ma solo perché sono sempre stati nominali. Questo andrà a creare qualche problema organizzativo, soprattutto per quelle squadre che hanno tifosi che le seguono in trasferta. In questo caso scatta l'obbligo di acquistare il biglietto entro le 19:00 del giorno precedente. 

La ragione sono i tempi materiali per la trasmissione dei dati dei tifosi ospiti al cervellone elettronico della Polizia, situato nell'hinterland di Napoli, che dovrà incrociare i nominativi con l'elenco dei sottoposti a Daspo con divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Le nuove disposizioni prevederebbero anche che ogni spettatore sia dotata di "tessera del tifoso" e i palazzetti di tornelli per guidare l'ingresso, ma le carenze strutturali impediscono di poter realizzare queste novità al momento, e quindi verificare dopo l'acquisto del biglietto l'identità dello spettatore sugli spalti. Purtroppo non c'è protesta contraria che possa avere ragione di essere accolta, e non è di conforto che le misure di Daspo nel mondo del basket siano esplosi nell'ultima stagione provocando divieti di trasferte e, peggio ancora nell'ultimo caso, il divieto per una squadra di partecipare ad un torneo estivo per ragioni di ordine pubblico (Forlì, il link).