LeBron James rivela cos'è il clutch time per lui in una partita
In una lunga e leggendaria carriera di 21 anni che non è ancora finita, LeBron James si è trovato spesso ad affrontare situazioni difficili negli ultimissimi minuti di una partita NBA, quelli che in America chiamano il clutch time. Come si affrontano, come li affronta, lo ha raccontato in una intervista: si tratta di mantenere una mentalità lucida, e la padronanza della situazione che si migliorano solo con l'esperienza.
"Cosa succede nella mia testa? Passa in modalità rallentatore. Si tratta solo di cercare di essere pazienti, non cercare di essere troppo precipitosi o cercare di predeterminare il da farsi. È solo una sorta di lettura e reazione. Anche con il cronometro che va 9, 8, 7, 6. Se lo guardi, quei secondi ticchettano, come se stessero andando veloci. Ma per qualche strana ragione sul campo da basket, quando il tempo sembra che stia andando veloce, in realtà ho la sensazione che stia rallentando per me. Quindi sono in grado di rallentare e vedere cosa sta succedendo sul parquet. Questo si tradurrà sempre in un successo? No. Vorrei che entrasse ogni singola volta, ma è importante cercare di mettersi in condizione di fare la giocata giusta. Questo arriva solo con l'esperienza, il miglior insegnante nella vita è l'esperienza e più vieni messo in quelle opportunità e in quei momenti, meglio starai."
LeBron ha fatto un sacco di tiri decisivi nella sua carriera. Uno dei più recenti, indimenticabile, era arrivato durante la stagione 2020-21 nel torneo di play-in, dove la leggenda dei Lakers ha realizzato una tripla fondamentale in una partita contro Golden State, ma ha ammesso in seguito di aver visto "tre canestri" in quella azione. Era stato da poco colpito fortuitamente all'occhio da Draymond Green, e vedeva tre canestri: "Ho scelto quello nel mezzo e con l'aiuto del buon Dio, ho segnato!"
LeBron. James. Clutch. pic.twitter.com/kGNrDO3pjq
— NBA on TNT (@NBAonTNT) May 20, 2021