LBF A1 Techfind: parla Paolo De Angelis, DG del Famila Schio

Da 14 anni in sella alla formazione scledense, il DG si gode la grande stagione appena conclusa e guarda alle sfide future
20.05.2022 09:07 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBF A1 Techfind: parla Paolo De Angelis, DG del Famila Schio

Sacrificio. E’ la parola che racchiude un concetto molto importante per chi lavora e dunque anche per chi fa sport ad alto livello. Fra i tanti significati che il Dizionario Treccani attribuisce a sacrificio c’è quello che più s’adatta al mondo nel quale stiamo per entrare: “rinuncia a piccoli interessi e comodità o soddisfazioni, per qualcosa di gradito o di desiderato”.

In tanti anni che sono qui a Schio, poche volte o forse mai, senza nulla togliere ad altri gruppi, ho visto una squadra così unita e determinata a fare sacrifici per raggiungere gli obiettivi” Chi suona così dolcemente le note di questa sinfonia verso le sue ragazze è il Direttore Generale del Famila Wuber Schio, Paolo De Angelis, da 14 anni nella cittadina in provincia di Vicenza. Anni di successi, tra i quali spiccano gli 11 scudetti. “Ricordo gli allenamenti del 14 agosto scorso al Pala Romare – abbiamo iniziato prima del solito perché dovevamo giocare il gironcino di qualificazione all’Eurolega – con circa 40 gradi dentro l’impianto e nessuna delle giocatrici che si lamentava né dell’aria né del lavoro. Ne abbiamo passate tante tra infortuni, Covid, partite rinviate al momento di mettere piede sul pullman per partire - come è successo a tutte le altre squadre – i viaggi spesso complicati in Europa dai diversi protocolli sanitari. Eppure tutto è andato bene. Quindi certo la parola chiave della stagione è sacrificio ma adesso dopo tante vittorie la soddisfazione e la gioia sono doppie”.

L’ingresso nelle Final Four di Eurolega avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta, però ancora una volta è mancato qualcosa. Avete individuato cosa?

Forse – scherza De Angelis – ci vorrebbe un prestito o una donazione a fondo perduto per metterci al livello delle più forti come roster.  Scherzi a parte noi ogni anno proviamo a migliorarci perchè certamente le Final Four sono un obiettivo importante della società e lo faremo anche in questo mercato estivo per essere più competitivi della passata stagione. Nella quale a dir la verità ci è mancata un po' di esperienza per portare a casa gara 1 con Praga e forse dare un senso diverso alla nostra campagna europea. Quella gara ci ha restituito la fotografia di quello che eravamo a quel livello europeo, cioè un’ottima squadra ma con la necessità di qualche giocatrice di grande esperienza in grado di chiamare a sé la partita e chiuderla. Con tutto questo siamo stati ad un passo dal vincerla quindi comunque le ragazze sono state brave solo che vogliamo arrivare al punto che lo stesso tipo di partita l’anno prossimo non la perdiamo. Sarà difficile perché con l‘esclusione delle squadre russe c’è una quantità di brave giocatrici in giro in cerca di lavoro e molte squadre si sono ringalluzzite all’idea di poter allestire una squadra vincente. Da un lato ci sarà più equilibrio e dunque maggior bellezza ed incertezza nel risultato finale, dall’altro in fase di allestimento della squadra, c’è qualche difficoltà in più. Le Final Four sono un obiettivo che dobbiamo a noi stessi, al nostro Presidente, alla città, ai nostri tifosi a chi loavora ogni giorno con noi”.

Schio come si muove sul mercato? E sulle 4 straniere?

Noi cerchiamo la conferma delle nostre italiane ed in generale del gruppo che ha fatto così bene nella stagione appena conclusa. Fatte salve le operazioni già definite o in via di definizione (Olbis che torna a Bologna, Del Pero idem, Gruda che è andata in Francia come forse Yvonne Andresson, ndr perché il Direttore non fa nomi…) intanto confermiamo anche lo staff di coach Diakoulakos e cioè Petros Prekas che ha lavorato con le lunghe e AlessandroFontana che lo ha fatto con le esterne. Ovviamente abbiamo in piedi diverse trattative ma su diverse giocatrici non siamo i soli”.

Facciamo il punto allora prima di tornare da De Angelis, con Radio Mercato: Verona e Sottana confermate, Mestadgh, Keys e Laksa anche, però una voce libera dice che Laksa potrebbe finire alla Virtus Bologna; Francesca Dotto potrebbe prendere la strada di Ragusa; sotto canestro dovrebbe arrivare Astou Ndour e forse Jessica Sheppard che in campionato ha fatto benissimo ma offre le stesse garanzie di macchina da canestri in Eurolega? Ovviamente mancano le altre straniere per completare la rosa, ammesso e non concesso che questi nomi appena scritti occupino le caselle indicate.

De Angelis per chiudere, le 4 straniere?

Sono favorevole. Anzi ne sono un fautore da tempo. Perché faccio due conti. Se la serie A1 composta da 14 squadre giocasse con rose da 10 giocatrici solo italiane, avrebbe bisogno di 98 giocatrici. Ci sono per fare un campionato di alto livello come deve essere la A1? Secondo me no. Ed allora negli anni sono stati depauperati i campionati minori come la A2 per me un fiore all'occhiello, a cascata la B e via dicendo. Sono favorevole e non mi interessa nemmeno se devono essere tre in campo una tribuna o il contrario o con chissà quale altra formula. Quando abbiamo abolito le quattro straniere una decina di anni fa purtroppo la Nazionale non ha avuto quei benefici che tutti si aspettavano e prima quando c’erano qualcosa di meglio si era mosso. Dobbiamo far crescere il movimento. Dobbiamo puntare tutti dalla Fip alle società su questo gruppo della Nazionale che io trovo fortissimo. Dobbiamo lasciar lavorare coach Lardo in pace, perché l’allenatore della Nazionale deve avere un periodo di quattro anni per il suo mandato e non essere mandato via alle prime difficoltà. Nessuna polemica o critica a nessuno, solo una riflessione per la qualità del lavoro di tutti”.