LBA - Sandro Gamba: stile e ritmo di Messina sull'Armani

LBA - Sandro Gamba: stile e ritmo di Messina sull'Armani

Torna come ogni martedì la rubrica di Sandro Gamba sulle pagine dell'edizione milanese di Repubblica, ed ecco le considerazioni del grande allenatore italiano.

"La squadra che si sbuccia le ginocchia. Fa proprio bene Messina a sottolineare questa specialità della sua Armani, che ha assorbito il suo carattere, il suo stile, il suo ritmo.

Anche le sue urla, che Ettore non risparmia a nessuno, alla sua stella come all'ultimo uomo della panchina, se l'errore è grave. 

Ma poi, sa dare fiducia: guardate la continuità di rendimento di Moraschini, di nuovo vivo e fresco come lo avevamo intravisto l'anno scorso e sa, che in ogni caso, il coach si fida di lui.

Guardate la serietà di Gigi Datome, sempre un leone, sempre decisivo e non solo al tiro, e mai un lamento, mai una parola fuori posto.

Di Shields e LeDay si è già parlato, il fatto però di avere due americani con questa continuità, con questa sostanza, è una bella, precoce conferma.

C'è, in realtà, un uomo chiamato ad adeguare il suo rendimento a quello degli altri, e a farlo in fretta, se possibile: Kaleb Tarczewski.

Tarczewski non è nuovo a qualche defaillance, e le sue percentuali di inizio stagione sono troppo mediocri per essere vero. Non sarà ancora entrato in forma, ma è l'unico vero pivot di stazza dell'Olimpia e da questa settimana in EuroLeague non si scherza più.

Andare a vincere in Grecia, in casa Olympiacos, è sempre stato come cavarsi un incisivo dal dentista, ed è durissima farlo senza qualcuno che intimidisca nella propria area.

E contro il Real Madrid di Tavares, venerdì, non ne parliamo neanche. Gli allenatori europei avranno già individuato l'attuale punto debole e bisogna rimediare. Però, al momento, è l'unico. E questo conforta parecchio. Conforta, direi agevola, anche il panorama piatto in campionato.

Dove, attorno all'Armani, si sta già creando il vuoto. Cremona, che si è assemblata a fatica, va a vincere a Bologna in casa Virtus; idem Pesaro del nostro amico Repesa a Venezia; cade anche la Varese di Bulleri, nonostante uno Scola enorme, nel derby con Cantù, e mi dispiacerebbe se dovesse scadere in fretta nell'oblio di metà classifica, dopo le belle promesse d'inizio. 

Troppo presto per giudicare? A me sembra, al contrario, che questa stagione sia partita con improvvisazione diffusa, con squadre dalle fondamenta fragili, con scelte anche sul mercato un pò affrettate, o raffazzonate per motivi economici.

E non dico solo in Italia: guardate il pasticcio dilettantesco del Villeurbane, che dopo aver perso qui ad Assago ferma i giocatori a partita già iniziata per il virus.

Sarà certamente una stagione strana, con più bassi che alti, e basta guardare ai passivi che prende una Virtus Roma, prossima avversaria dell'Olimpia in campionato, per rendersi conto della differenza.

La grande sfida metropolitana sarà un assolo, e non è un bene. Benissimo, invece, per i colori biancorossi, la sensazione che l'Olimpia possa essere davvero la schiacciasassi che tutti pronosticavano.

Benissimo la pressione assorbita da tutti i giocatori, almeno fino a questo momento. C'è la possibilità di fare almeno un colpaccio in coppa. Anche due.