Basketball - Perché allargare il campo è una esigenza imprescindibile?

Basketball - Perché allargare il campo è una esigenza imprescindibile?

Al III Simposio della Fondazione Aíto che si è svolto venerdì scorso al Círcol Catòlic de Badalona, c'erano tanti ospiti famosi a discutere di pallacanestro puntando il dito sulle dimensioni del campo, oramai insufficiente a contenere giocatori di dimensioni medie sempre più grandi come di conseguenza i loro piedi, che faticano a comprendersi negli angoli fra la linea del tiro da tre punti e quella esterna del campo di gioco.

Aíto García Reneses, Ettore Messina, Ricky Rubio o Laia Palau sono stati alcuni tra coloro che hanno partecipato alla tavola rotonda dedicata. "Il campo è troppo piccolo per i giocatori di alto livello, questo è chiaro, ma c'è un grosso problema con le strutture ai livelli inferiori", ha detto Ettore Messina, allenatore dell'Armani Milano. “Al momento non è possibile. Si potrà parlare fino a domani ma a breve non c'è modo di rimediare."

Anche per Aíto la situazione è complicata, ma avrebbe una proposta: "Non possiamo rimanere ancorati al passato e se hai bisogno di più spazio in una struttura con problemi di spazio, si tratterebbe di eliminare la prima fila."

Così si è espresso Richard Stokes, direttore arbitrale di EuroLeague: "E' un argomento che è stato discusso con gli allenatori negli incontri che hanno abbiamo fatto con loro ma non possiamo farcela da soli”, aggiunge, sottolineando la necessità di un consenso con la FIBA ​​e le Federazioni.

“Dobbiamo capire che le cose a palazzo si muovono lentamente. Abbiamo avuto lo stesso dibattito sulla necessità per gli arbitri di toccare il pallone sulle rimesse quattro anni fa e ora l'ACB, con il permesso della FIBA, è riuscito a eliminarlo", ha sottolineato Aíto ricordando l'ultimo cambiamento sulle rimesse rapide che sarà implementato in Liga Endesa.