A2 F - Bolzano sbanca Carugate: il terzo quarto è letale

A2 F - Bolzano sbanca Carugate: il terzo quarto è letale

Non bastano tre quarti vinti su quattro a Carosello Carugate per portare a casa una vittoria che avrebbe valso la salvezza matematica, mantenendo ancora vive le speranze per l'ultimo posto valido per i playoff. Il parziale della Itas Alperia Bolzano nel terzo quarto scava infatti un solco che Colombo e compagne non riusciranno più a riempire, nonostante un ultima frazione di gioco coraggiosa, con cui le lombarde riescono a ribaltare, seppur momentaneamente, un risultato che alla fine premia le altoatesine 64-67.
Facile guardare ai tre punti di distacco puntando il dito sui tre liberi sbagliati da Giulia Maffenini. Facile e ingiusto, perché Maffe ha disputato l'ennesima grande partita, 21 punti conditi da ottime percentuali, 9-17 dal campo, più 7 rimbalzi e 25 di valutazione complessiva in 38 minuti di impiego (più di lei ha giocato solo Gambarini, rimasta sul parquet per tutta la durata della partita). Positiva anche la prova di Lorena Molnar, 24 a referto con l'80% al tiro e 2-3 dall'arco.
Discreto equilibrio nel primo quarto, dopo 4′ il punteggio è 9-8 per le padrone di casa. Il primo break è delle altoatesine, 0-6 di parziale e 4 punti di Bungaite per il momentaneo +5. Quello di Bolzano però è solo un timido tentativo, che anzi risveglia l'energia delle padrone di casa: 10-0 di controparziale e dopo 10 minuti il punteggio è 19-14 per Carosello.
Nel secondo quarto Carugate cerca di mantenere il vantaggio tra i due e i tre possessi, la difesa tiene e un nuovo parziale 6-0 firmato Maffenini-Albano-Molnar regala il massimo vantaggio alle ragazze di coach Luigi Cesari: 31-20 a 4'53 dall'intervallo. I tre minuti successivi però l'attacco di Carosello si inceppa: quattro triple di fila sbagliate, mentre Itas Alperia, grazie a un mini-controparziale 0-5 ricuce a -6. Molnar rompe il digiuno delle lombarde all'ultimo giro di orologio del primo tempo, ma è il capitano di Bolzano Servillo a segnare per ultima a ridosso della sirena, per il 33-27 che chiude così il primo tempo.
La ripresa sembra mettersi bene per Carosello, avanti di dieci , 39-29, dopo 2'30 del terzo quarto. Ma i due liberi di Cela e la bomba di Ruocco danno il là al mostruoso parziale 4-20 per le ospiti, che mettono la freccia ed effettuano il sorpasso grazie anche agli 8 punti consecutivi di Fall che chiuderà con 27 a referto e 31 di valutazione: si va all'ultimo miniriposo sul 43-49 per le altoatesine.
Il quarto quarto è sofferenza vera, per entrambe le squadre. Carugate raggiunge il pari grazie a una partenza che dice 10-4, con due bombe di Maffenini. Arriva anche il sorpasso grazie a Molnar, sempre da dietro l'arco. A 5′ dalla fine il punteggio è 56-55 per le padrone di casa ma Ruocco, ancora lei, risponde pan per focaccia alla croata, per il controsorpasso Bolzano: 56-58. Per due minuti e mezzo non si segna più il digiuno viene interrotto da Diotti, anche lei con una tripla e Carosello si riporta avanti di uno. Ma non è finita. Fall completa un gioco da tre punti, dall'altra parte Gambarini fa 2-2 dalla lunetta, prima volta per le padrone di casa (a 2′ dalla fine?!?!) per il 61 pari. Ancora Fall con due tiri liberi e Mancabelli firmano uno 0-4 di parziale che porta avanti Itas Alperia di due possessi. Carosello fa 3-4 ai liberi ed è di nuovo -1 quando mancano 30" alla sirena. Con palla in mano però, la foga di andare a concludere gioca un brutto scherzo alle ragazze di coach Cesari, che non riusciranno più a concludere pur avendo sia il possesso del sorpasso sia quello del pareggio.
Bolzano passa e vince 64-67, trova la salvezza matematica e resta attaccata all'ultimo buono per i playoff pur essendo appaiata al Sanga. Carugate resta decima a 4 punti dall'ottava posizione, con Marghera che resta dietro ma di sole due lunghezze. Mercoledì a Varese, penultima giornata, Colombo e compagne cercheranno i due punti della definitiva tranquillità.
Tabellino: Diotti 7, Gambarini 6, Maffenini 21, Albano 12, Molnar 20; Colombo, Giulietti. Ne: Possali, Michelini, Fossati. All. Cesari