A1 F - Magnolia: terza stagione in rossoblù per Que Morrison

A1 F - Magnolia: terza stagione in rossoblù per Que Morrison

Three is a magic number, sentenziava una canzone del 1973 di Bob Dorough. E tre – per dar retta ai numerologi – è anche la ‘cifra perfetta’. Al di là di tutto, però, tre nel suo caso sarà il numero di stagioni che si appresta a vivere coi colori rossoblù. In casa La Molisana Magnolia Campobasso un’ulteriore costante di non poco conto sarà quella rappresentata dall’esterna – in grado di disimpegnarsi indistintamente da playmaker e all’occorrenza anche da guardia – Que Morrison.

HOME AWAY FROM HOME Fattore difensivo nella prima stagione all’Arena, nella sua seconda ha unito anche numeri offensivi di rilievo ed ora nella terza è pronta a proseguire con forza in un processo di crescita di non poco conto. «Campobasso per me – spiega – è una casa lontano da casa e questo è importante per una giocatrice. Sono cresciuta, ma soprattutto in queste ultime due stagioni è cresciuta sempre più la squadra. Veniamo da un’ultima annata di rilievo e possiamo continuare a migliorare quanto siamo riuscite ad ottenere nelle scorso torneo».

NEAR THE TARGET In particolare, in un’ultima stagione che ha portato con sé sedicesimi di EuroCup, ma soprattutto semifinali sia in Coppa Italia che in campionato, per Morrison questi sono tutti segnali che testimoniano come «si sia andati vicinissimo all’eccellenza competitiva, ma abbiamo lottato perché forti di un gruppo con giocatrici di rilievo. E sappiamo che, con quest’alchimia e ritrovando ben presto il nostro giusto feeling, potremo riuscire a prenderci belle soddisfazione anche nell’annata in arrivo».

CONTINENTAL DIMENSION Per lei, peraltro, protagonista anche in Europa (le sue prove contro Girona sono ancora negli occhi di tutti gli appassionati rossoblù), poter rivivere l’esperienza dell’EuroCup sarà un surplus di non poco conto. «È un evento davvero bello ed intenso – riconosce – ti fa vivere un modo di fare basket differente ed è lì che emergono le qualità di squadra. Ti aiuta a crescere ed è soprattutto un utile supporto anche in vista del campionato. In altri termini è un evento che è davvero sensazionale».

FLU GAME E quanto sia notevole lo spirito di attaccamento ai colori rossoblù di Morrison è ben evidente da quanto avvenuto in gara uno dei quarti playoff contro Geas Sesto San Giovanni quando, con l’influenza e la febbre alta addosso, la giocatrice statunitense è rimasta al suo posto sul parquet, producendo uno sforzo di assoluto rilievo. «Ho sempre dato il massimo per la causa delle squadre in cui ho giocato – spiega – e anche contro Geas dovevo dare quello che serviva alla squadra perché solo insieme e dando ognuna il massimo di sé si può raggiungere raggiungere un obiettivo. Questa sono io, questo è il mio modo di intendere il basket».

GROWING UP IN CAMPOBASSO Tanto più che, se le si chiedono gli obiettivi in vista della nuova stagione, la risposta di Morrison è di una semplicità e di una naturalezza disarmanti, a fronte di numeri e qualità ben evidenti e dimostrate, senza mezzi termini, sul parquet. «Le mie aspettative per la nuova stagione? Crescere, perché voglio continuare a crescere tecnicamente e tatticamente, migliorandomi come giocatrice. Voglio dare il massimo contributo per la squadra, voglio poter condurre, assieme alle mie compagne, questo team dove merita dando tutto di me stessa».

NEAR THE CROWD La voce e le parole di Morrison, poi, si fanno cristalline quando, nelle sue riflessioni, al centro finisce l’ambiente rossoblù: ossia la passione ed il tifo del pubblico dell’Arena. «Proprio la gente di Campobasso – spiega – in questi giorni di vacanza non mi fa pensare e desiderare altro di poter ricominciare la stagione. Non vedo l’ora di ripartire ed ho grande frenesia addosso. I supporter, in queste due stagioni, mi hanno dato una dimostrazione d’affetto unica. Proprio per questo in Molise mi sento davvero a mio agio».

REAL SENSATION Per l’esterna statunitense, poi, la proiezione sul torneo 2025/26 è all’insegna di salde realtà e non di promesse. «Non amo fare promesse – chiosa – perché quello che posso assicurare è che, come gruppo, siamo determinate a dare il massimo sulla scia di quanto fatto in queste stagioni. Il gruppo di confermate, ma anche le new entry, siamo a Campobasso per giocare il nostro miglior basket e rendere orgoglioso di noi tutto l’ambiente rossoblù. Ed è nella sinergia di questi due fattori la leva che ti spinge a dare sempre di più».