Baskonia, Galbiati: "Abbiamo giocato bene in difesa ma Nunn ha fatto un gran canestro"

Baskonia, Galbiati: "Abbiamo giocato bene in difesa ma Nunn ha fatto un gran canestro"
© foto di Baskonia Twitter

Dopo la sconfitta casalinga del Baskonia contro il Panathinaikos AKTOR, il coach Paolo Galbiati ha analizzato con lucidità la prestazione dei suoi, soffermandosi sul decisivo canestro di Kendrick Nunn. In conferenza stampa, Galbiati ha evidenziato come la squadra abbia ripetuto gli errori delle ultime uscite, venendo punita nei momenti chiave. «Abbiamo sbagliato tiri aperti e lay-up nel primo tempo, chiudendo a -6. Il finale del terzo quarto è stato disastroso. Apprezzo lo sforzo, ma questo è il basket: ci sono momenti belli e brutti», ha dichiarato il tecnico italiano.

Galbiati ha sottolineato le difficoltà di coesione e la mancanza di chimica nel gruppo, complici le assenze e la condizione fisica non ottimale di alcuni giocatori. «Non siamo sulla stessa lunghezza d’onda in ogni possesso. In EuroLeague e nel campionato spagnolo questo non è accettabile. Ci mancano allenamenti, esperienza e rotazioni: Samanic era fuori, Diakité non è in forma, Kurucs ha fatto una sola seduta. Dobbiamo continuare a giocare insieme, perché quando lo facciamo siamo una squadra diversa. Non servono eroi, ma una squadra con giocatori che si aiutano a vicenda», ha aggiunto Galbiati, ribadendo l’importanza del collettivo rispetto alle individualità.

Infine, il coach ha analizzato l’azione decisiva di Nunn e le scelte difensive nel finale. «Abbiamo difeso bene, ma lui ha segnato un fade-away incredibile. Capisco i miei giocatori: davanti hai Nunn, uno dei giocatori più rispettati della lega. Forse con più esperienza si poteva fare fallo al momento giusto o rubare palla. Noi abbiamo sbagliato lay-up e tiri liberi. Se tireremo di più e meglio, vinceremo più facilmente. Non basta tirare da tre, bisogna trovare il tiro giusto. Ricordo troppi errori su triple aperte e lay-up. Dobbiamo eseguire il miglior tiro possibile», ha concluso Galbiati, visibilmente frustrato ma determinato a far crescere il suo gruppo.