Il D.G. Carlo Dal Negro lascia la Pall. Lago Maggiore Castelletto

Mercoledì 14 settembre 2011
Gentilissimi,
Con il presente comunicato comunico ufficialmente che a partire dal giorno 1 luglio 2011 scorso , non ho piu' incarichi operativi e di nessun genere nell'ambito di Pallacanestro Lago Maggiore.
Questa sofferta e meditata decisione, dovuta principalmente a pressanti ed importanti impegni nell'ambito lavorativo, é stata da me già comunicata al presidente Avvocato Gaetano Lombardo ed all'amministratore Delegato dott. Lorenzo Colombo, in una riunione avvenuta alla fine della scorsa stagione a fine maggio.
Sono stati anni intensi. Ricordo gli inizi a Borgomanero, dalla promozione, nel lontano 1992. Un gruppo di amici che ama giocare a basket ed io, allenatore novello, a provare ad allenarli. Si va in C2. Lo sponsor Nobili, entrato per passione iniziando a pagare il materiale che avevamo bisogno, si appassiona e , di comune accordo, si decise nel 1999 di affidare la squadra della Pgs don Bosco ad un allenatore di Varese, Claudio Lesica, che aprì la mentalità alla società verso nuovi traguardi ed obiettivi, con giocatori provenienti dal varesotto, tutti giovani , come ad esempio Matteo Tallone o Riccardo Colombo Garoni o Luca Taverna. Io passo dietro alla scrivania, con altre responsabilità. Nel 2001-2002 la svolta con la vittora della C2, il “Dream Team” che ancora tutti ricordano con affetto, con un vero condottiero come Giorgio Lazzarini a portare la C1 al Don Bosco. Fulvio Fontanel, Andrea Giussani, Max Dagri , Seba Uccelli e tutti gli altri. Nell'estate 2002 facemmo i lavori a tempo di record del nuovo parquet e iniziammo la C1 con un altro “Dream Team” che perse 3 partite in stagione regolare e vinse la finale con Busto Arsizio in un Paladonbosco riempito all'inverosimile, nel pieno entusiamso generale. Chi non ricorda le gesta di Andrea Conti, John Mondello, Silvio Ferrarese, Ale Zorro Zorzolo? Che squadra! Per la prima volta una squadra di Borgomanero vinceva sul campo la C1. Rilevammo in estate il settore giovanile per rilanciarlo, dopo che la Cimberio ando' definitivamente a Novara. Investimmo risorse importanti, dall'acquisto dei cartellini dei ragazzi sino al reclutamento di tecnici preparati per far crescere i ragazzi. Si creo' , insieme a nuovi collaboratori, anche la società Veloces Borgomanero ( in seguito Borgomanero Basket Giovane ) che rilevò i diritti da una società di Vercelli di Serie D per far giocare e crescere i giovani. Borgomanero era in B2 ed aveva una struttura giovanile consona alle sue tradizioni. La prima squadra si salva due anni di fila, e al terzo anno raggiunge una storica finale con Omegna, battendo in semifinale la Robur Varese del grande Cecco Vescovi, in due memorabili partite. Perdemmo la finale giocata in “casa” a Castelletto per motivi di ordine pubblico e di capienza. Ma uscimmo a testa alta, portandoci addirittura sull'1-0 in gara uno in trasferta in un Palabagnella ribollente. Quella finale ci ha fortificato. Vinse la squadra piu' forte e piu' profonda, perse la squadra piu' frizzante e sorprendente del campionato. Ho sempre vissuto i derby in maniera particolare, e nutro un gran rispetto per il tifo ( quello vero ) e la passione che i tifosi di Omegna hanno sempre messo nel sostenere la loro squadra, anche nei momenti di difficoltà che hanno passato . Una sana rivalità che fa della passione per i propri colori la cosa piu' importante. L'anno dopo perdemmo la semifinale con Asti che passò in B1.
E lì, in estate , ci fu il cambio con il trasferimento a Castelletto con la creazione di PLM. Non fu facile staccarsi da Borgomanero. Non avevamo sbocchi di sviluppo a livello di impianto, il progetto di ampliamento del Paladonbosco era troppo oneroso e quindi si decise di fare questo passo, confortati dal fatto che Castelletto voleva ripartire a costruire qualcosa di solido, avendo valide rassicurazioni da chi rappresentava la comunità castellettese. La passione e l'entusiasmo presero il sopravvento. Il Cavalier Cimberio andò a Varese come primo sponsor e cedette a PLM, per la quota del capitale sociale, il 100% delle quote dell'Aironi Basket che si trasformò in PLM. Il settore giovanile che avevamo ricreato e lautamente finanziato a Borgomanero ( ivi compresa la creazione della società che partì dalla serie D per far giocare i giovani di Borgomanero, tutt'ora presente oggi in C2 sotto altre vesti... ) rimase purtroppo a Borgomanero e questo non fu “simpatico” da accettare, dopo i tanti sforzi profusi, sopratutto economicamente. Ma tant'é. Gli addetti ai lavori sanno come andarono le cose e quello fu veramente un gran dispiacere, il primo dopo tanti anni, visto gli sforzi profusi. E PLM nacque creando subito entusiasmo in una piazza che vive di basket come Castelletto. Quattro anni belli, intensi, indimenticabili. Ma anche tante difficoltà. Promesse mai mantenute, personaggi che volevano farsi “pubblicità” con il basket, una crisi economica galoppante, tanti sacrifici per tenere in piedi una struttura importante. Un altro mondo Castelletto, in tutto e per tutto. Un palazzetto come pochi in Italia a questi livelli. Un pubblico unico, che molti invidiano e che, a torto ( e anche per pura gelosia... ) hanno spesso etichettato come “ maleducato e cattivo”. Non direi. Un pubblico che fa della passione vera il suo credo e che vuole vedere la squadra “ sbucciarsi le ginocchia” per la maglia. Un gruppo di persone che fanno della passione per il basket un marchio di fabbrica di PLM. Pochi tifosi hanno fatto i km che loro hanno fatto negli utlimi anni in Italia e chi ha potuto vedere lo spettacolo di pubblico offerto in alcune gare in questi anni é stato veramente ben impressionato. Giocatori che da noi prendono il via verso carriere importanti, come lo era stato a Borgomanero per 'Ndoja e per Poletti, anche a Castelletto i Ganeto, Baldassarre , Rossetti e da ultimi De Nicolao ( play titolare della Nazionale under 20 che ha vinto l'argento agli Europei quest'estate ) e Sandri, tutti e due da quest'anno tornati in seria A a Treviso, si formano definitivamente per compiere il salto fra i professionisti. Castelletto é un bell'ambiente per i giocatori e la crescita dei giovani é sempre stato un fiore all'occhiello della PLM.
Tre playoff , una storica partita vinta nella serie con la Fortitudo Bologna, una salvezza che equivale a una vittoria quest'anno. Penso che in pochi all'inizio avrebbero pronosticato tutto ciò. Gioie e “ dolori”. Vittorie entusiasmanti ( le 6 vittorie su 8 gare ufficiali in quattro anni nei derby sono la ciliegina sulla torta, su tutte quella con canestro allo scadere di Parente, la piu' sofferta, quella dello scorso anno dopo i supplementari e una gran rimonta, la piu' emozionante, e quella di quest'anno in trasferta, la piu' dominante ) e ricordi che rimarranno nella mente di tutti noi per anni. Abbiamo rilanciato e fatto vivere la pallacanestro a Castelletto, vero fenomeno sociale, offrendo un basket di ottimo livello, l'unico ormai di alto livello nella provincia di Novara. Ma pare che pochi se ne accorgano o se ne siano accorti. Eppure quattro anni non sono pochi! Ora la società sta lottando per sopravvivere e il fatto che tanti si siano mossi, creando anche l' Associazione degli Amici della PLM, é un fatto molto positivo e di buon auspicio. Adesso é ora che chi ci tiene veramente, chi ha solo “ parlato” , chi ha solo “ promesso”, chi ha fatto “passerella” alla domenica, faccia vedere realmente quanto gli sta a cuore il basket a Castelletto, questo basket, e dia un concreto aiuto alla causa. E non é solo basket “ a Castelletto”, ma il nome Pallacanestro Lago Maggiore, vuole racchiudere un territorio che spero risponda positivamente ai vari appelli e alle varie iniziative che verranno promosse da PLM e da Amici di PLM. Quando sento parlare “ valorizzazione territorio” da parte di Enti o persone che comunque hanno a che fare direttamente, o indirettamente, con lo sviluppo dello stesso, mi si stringe il cuore poi a vedere che , spesso, tutti i bei proclami finiscono nell'aria che respiriamo. Nello sport a questi livelli, come nel lavoro, bisogna badare al sodo e ai fatti concreti. Bene, questo é il momento di far valer il “ vero valore del territorio”. Vedo che la questione del Palazzetto si é risolta positivamente. Vedere la squadra iniziare la stagione “in esilio” mi ha molto rammaricato....speravo che il buon senso , visto gli eventi che sono successi, prevalesse su altre cose. Ma non é mai troppo tardi...
Grazie in particolare a Mimmo Giroldi, persona schiva e competente , che raramente sbaglia scelte di mercato e che mi ha fatto conoscere la pallacanestro professionistica in 6 anni insieme molto belli e intensi. Ho condiviso con lui ogni scelta e ne vado orgoglioso. Grazie a Giuliana Sala, preziosa e insostituibile segretaria tuttofare, appassionata e veramente unica nell'affrontare tutte le situazioni possibili immaginabili che sono capitate. Grazie a Fabio Creola per la sua precisione e la sua organizzazione e competenza. Grazie a Oscar per la passione e lo spirito con il quale si é buttato nell'avventura passando da tifoso a dirigente. Grazie allo storico “masseur” Beppe Cerutti. Grazie al mitico doc, prof. Guido Marcangeli. Grazie a Rocco per la disponibilità e la cortesia. Grazie allo speaker “yes”, unico, magico e mal imitato da tanti invano( anche se rivendico l'inziativa della “ carica” modello Nba che tanto piace durante le partite! ). Grazie al Vitto. E lui sa perché. Grazie allo Zione Marchi, collante prezioso in mille situazioni difficili, prima fra tutte la salvezza al secondo anno in B2. Grazie a Gigi Balestra, che insieme a me ha creato il “fenomeno” Don Bosco e che ancora oggi ha una passione come pochi per questo sport. Grazie ai giornalisti per la loro cordialità e disponibilità. Grazie a Marco Martinetti, unico e competente telecronista delle nostre gare sin dai tempi di Borgomanero. Grazie ai due instancabili addetti stampa, Paolo Ballarin e Davide Riva. Grazie a Massimo Romani e alla sua equipe del minibasket di Borgomanero. Grazie agli sponsor che mi hanno dato fiducia in tutti questi anni e hanno capito che la mia era passione vera, in particolare alle famiglie Nobili e Storti. Grazie a Lorenzo Colombo e a Gaetano Lombardo, che con tanta passione si spendono per PLM. Grazie alla Grande Famiglia Salesiana di Borgomanero e ai miei ragazzi della promozione di Borgo che seguo sempre con simpatia e affetto. E grazie alla mia famiglia per aver supportato per tanti anni la mia passione per la pallacanestro, sport unico e bellissimo. Giusto adesso dedicare anche a loro piu' tempo della mia vita!
Continuero' a seguire quando potrò PLM e a dare il mio sostegno all'Associazione Amicigio di Dormelletto per lo sviluppo e la pratica del Baskin, vero fiore all'occhiello del nostro progetto, che merita di essere sostenuto e divulgato il piu' possibile. Pochi ne parlano ( spero che almeno per questo la gelosia non c'entri ! ) ma la valenza sociale che ha questa disciplina é unica e va supportata. Abbiamo tutti tanto da imparare guardando le partite di Baskin!
Per concludere, vorrei , anticipando la domanda di molti ( e che molti mi hanno fatto in questi mesi ) stilare , non me ne vogliano gli esclusi , la mia squadra ideale ( tre per ruolo ) che racchiude 20 anni di pallacanestro, di passione, di gioie e di delusioni, e di rapporti umani unici che durano nel tempo, indelebili.
Playmaker: Andrea Conti , Manuel Tosetti, Andrea De Nicolao
Guardia: Andrea Bianchi , Silvio Ferrarese , Ibrahim Cissé
Ali : Klaudio 'Ndoja, Gabriele Ganeto , Andrea Meneghin
Ala grande: Lucio Masieri, Patrick Baldassarre, Paolo Conti
Pivot : Franco Prelazzi, Ciccio Martinetti, Fulvio Fontanel
Allenatore: Giorgio Lazzarini – Antonio Tritto – Furio Steffé
Vice Allenatore: Massimo ZIO Marchi – Stefano Comazzi – Stefano Di Cerbo
Cordiali saluti, e viva il basket sano e vero!
Carlo Dal Negro