NBA - Nuove regole per limitare l'importanza dei "provocatori di falli"

NBA - Nuove regole per limitare l'importanza dei "provocatori di falli"

La NBA sta realizzando una serie di nuove regole per limitare l'impatto dei cosiddetti "provocatori di falli", ovvero di attaccanti (un esempio è il playmaker di Atlanta Trae Young) che cercano il contatto con il difensore deliberatamente per farsi assegnare tiri liberi.

Gli arbitri dovranno quindi apprezzare meglio le situazioni in cui gli attaccanti cercano di ottenere un fischio provocando il contatto con il difensore. La casistica contempla tre casi abbastanza eclatanti: quella in cui il tiratore si lancia o si inclina verso il difensore, quella in cui il tiratore sporge la gamba dal cilindro, e infine quella in cui il giocatore cambia improvvisamente direzione verso il difensore.

Se gli arbitri giudicano, in una di queste configurazioni, che l'angolo dell'attaccante è "anormale", allora potranno fischiare un fallo offensivo o lasciare che il gioco proceda senza intervenire (un "no-call"). La Lega vorrebbe sanzionare i giocatori che si protendono in avanti, per creare contatto con il difensore, come fallo offensivo. D'altra parte, quando il contatto è di lato o dietro, dovrebbe essere permesso di giocare.

La prima applicazione di queste nuove regole, menzionate anche di fronte ai 30 GM della lega questa settimana durante il Draft Combine, potrebbe avvenire quest'estate, durante la Summer League.

Il prossimo problema potrebbe essere quello che, dalla prossima stagione, attaccanti, difensori e uomini in grigio non avranno sempre la stessa definizione di "angolo anormale"...