Europeo Under 18 Femminile: la Francia schianta l'Italia

Troppo più forti in tutto le francesi per un'Italia che ha mostrato un limite grave di competitività ad alto livello. Sul quale ragionare davvero
11.08.2022 18:29 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Europeo Under 18 Femminile: la Francia schianta l'Italia

Vive le Pole de France Basketball! Poi ne pariamo magari però è da lì che è maturata la sconfitta dell’Italia con la Francia nei quarti di finale dell’Europeo Under 18 in corso a Creta. Una sconfitta pesante nel punteggio, 48 a 71 e nella sua realizzazione. La partita è durata un quarto (13 a 16 per loro) forse un quarto e mezzo (16 a 19). Ma poi non è più esistita.

Perché la Francia è una squadra forte, atletica, molto lucida nello sviluppo del gioco e molto completa nei reparti. E’ più forte di noi e questo spiega molto ma non tutto della sconfitta. Del passivo che si è delineato all’inizio del terzo periodo no, non spiega molto perché insomma, è più forte ma non parliamo di una squadra WNBA. Però se l’Italia fa 2 su 18 da 3 ed alla voce palle perse fa registrare 18 ecco che le cose si vedono nella dimensione reale che si è palesata in campo. Il tabellino ahimè è eloquente.

Regalare tanti palloni, molti in fase di partenza dell’azione, ad una squadra atletica e ben disposta a correre è stato un suicidio, sbagliare tanti tiri da sotto – sia pure contestati – è stato peggio, non inquadrare il canestro da oltre i 6 metri e 75 è stata la tranvata, termine romanesco per intendere una botta fortissima tra capo e collo, che ha tagliato le gambe di tutte le giocatrici e dello staff tecnico, impotente di fonte a tanta pochezza.

Facile dire adesso che i tanti cambi fatti da coach Lucchesi per trovare un quintetto in grado di far canestro forse non hanno dato ritmo alla squadra – siamo arrivati a questa partita con una media di 69 punti segnati ogni 40 minuti – ed a quelle che dovevano segnare. Ma è anche vero che di fronte ad una Francia che scappava via lentamente ma inesorabilmente come si dice, un allenatore le prova tutte. Nessuna ha più colpe di altre sia chiaro perché ognuna ha la sua fetta di compartecipazione ma se questa doveva essere la prova di maturità, ebbene sono tutte rimandate e non a settembre, all’anno prossimo direttamente sperando che giochino e che Federazione, Lega Femminile, Società ed allenatori le aiutino a giocare ad alto livello. Da sabato due partite per arrivare al quinto posto. 

E qui torniamo al Pole de France. Dal 1983 il Pôle France riunisce il miglior potenziale francese  maschile e femminile. E’ un istituto che si trova nel cuore di Bois de Vincennes a Parigi.  Ospita 48 giocatori dai 15 ai 18 anni , seguiti da 8 allenatori, sotto la guida del direttore, Gilles Thomas e del direttore sportivo, Jean-Aimé Toupane.

Quattro squadre sono impegnate nei vari campionati francesi e si preparano anche al Campionato Europeo, organizzato ogni estate nelle categorie U16 e U18, per ragazze e ragazzi, oltre ai Mondiali U17 , organizzati ogni due anni. Nel lungo termine, il France Pole punta a preparare il rinnovo delle squadre francesi senior.

Si comincia con una selezione avviato nella categoria U13. Dopo un camp nazionale che riunisce 36 giocatori maschi e 36 femmine, 40 in totale sono invitati a partecipare ogni anno, a marzo, alle prove di ingresso. I tecnici della nazionale, dopo quattro giorni di allenamenti e colloqui, scelgono coloro che a settembre entreranno al Pôle France.

Non c’è solo il basket ma anche, l'atletica leggera, il judo ed il tiro con l'arco. Ed ovviamente su tutto lo studio fino alla maturità.

Atlete ed atleti partecipano al campionato francese Elite U18 per i primi anni maschili; al campionato francese NF1 per i primi anni femminili; al campionato francese NM1; al campionato francese LF2 .

Giocatori e giocatrici giovani si confrontano con avversari di altissimo livello, esperti e soprattutto professionisti. L'apprendimento è difficile e le vittorie sono rare. Ma la prova è formativa.

La Federazione francese di basket accompagna tutti i giocatori per determinare quale seguito dare alla loro carriera. I club professionistici sono invitati a manifestare il proprio interesse al termine della stagione presentando il proprio progetto. In accordo con le famiglie, la FFBB studia le proposte che meglio corrispondono alle ambizioni di ciascuna o ciascuno.

Certo facile, o meglio meno difficile farlo con un bacino di tesserate di circa 200 mila ragazze. E spesso abbiamo battuto la Francia a livello giovanile – vedi la vittoria della medaglia di bronzo dell’Under 20 un mese fa solo per citare l’ultima – ma nei grandi numeri la differenza tra loro e noi è abissale.

Che c'entra tutto questo con la sconfitta ad Heraklion? Sei delle 12 giocatrici che abbiamo affrontato vengono da lì...Non dico di copiare ed incollare perché sarebbe sbagliato e dunque impossibile. Ma ragionare su cosa pendere di buono da quell’esempio? Ah già bisognerebbe pensare, troppa fatica.