Serie C - Mortara, i Cattaneo e quella tripla da primato

Il ritorno di Nicolò, sulle orme di papà Massimo e dello zio Marco: «A questo club devo tanto»
Fonte: La Provincia Pavese
Serie C - Mortara, i Cattaneo e quella tripla da primato

Ci sono corsi e ricorsi storici, o più semplicemente ricordi che riemergono, soprattutto tra gli appassionati mortaresi di pallacanestro non più giovanissimi, al cospetto del ritorno a Mortara di Nicolò Cattaneo, ma anche dell’ingaggio del centro montenegrino Aleksandar Jovic. La prima volta di Nicolò Cattaneo a Mortara, solo una manciata di stagioni fa, aveva lasciato un ottimo ricordo reciproco. «Mi ero trovato molto bene, l’ambiente è splendido e devo molto, personalmente, a coach Alfonso Zanellati dal punto di vista della mia crescita complessiva», racconta volentieri Nicolò Cattaneo, che aggiunge: «Non mi aspettavo di non essere riconfermato da Pavia, ma, non ricevendo risposte, nel corso dell’estate non è stato difficile accettare le proposte di Mortara che mi voleva e che è sempre un grande ambiente, sano e molto professionale».

Così si allunga la saga dei Cattaneo perché già la prima volta di Nicolò a Mortara aveva aperto i ricordi degli anni Ottanta, quando l’allora Basket Club aveva iniziato la sua splendida ascesa dalla Promozione fino alla serie B2, categoria con un tasso tecnico allora forse superiore a quello della B odierna. E in quella piccola grande epopea lomellina, i fratelli Massimo e Marco Cattaneo, rispettivamente papà e zio di Nicolò, avevano avuto la loro parte non certo secondaria. Arrivati da Casale con Mortara in serie D, i due fratelli erano rimasti per diverse stagioni in Lomellina, Marco come coriaceo e indomito lottatore sotto i tabelloni, Massimo elegantissima guardia dalle mani sante che, evidentemente, ha poi trasmesso al figlio Nicolò. E in tanti ancora si ricordano, tra le varie gesta di Massimo, un finale di partita a Venegono, in serie C, stagione 1983-84, settima giornata. Venegono e Mortara erano entrambe in testa a punteggio pieno, i varesini costruiti per vincere prendendo a piene mani dalla vicina Varese Guidali ed altri giocatori di peso per la categoria, Mortara outsider di lusso. Partita equilibratissima fino all’ultimo quarto di giro di lancetta quando i lomellini si presentano sotto di due con possesso di palla e time out di coach Mario Poni per chiedere ai suoi un attacco da due punti e l’approdo ai supplementari.

All’uscita dalla sospensione, la palla va a Massimo Cattaneo che, dopo averla gestita per alcuni secondi, si alza da sette metri e, in barba allo schema, la infila da tre frontalmente e firma il blitz per il primato solitario. «E’ bello che a Mortara si ricordino ancora queste immagini, spero che anche quest’anno la gente possa divertirsi seguendo il nostro interessante gruppo». Dentro il quale c’è anche Aleksandar Jovic, centro montenegrino che ha avuto un predecessore connazionale a vestire la maglia mortarese nei primi anni Novanta, ovvero tale Aleksandar Dozic, giovane ala-centro parcheggiata in Lomellina dall’Olimpia Milano. In campo non lasciò ricordi indelebili in una stagione non facile che il ragazzo passò a Mortara ospitato in casa da Antonio Porzio, indimenticato e generoso custode di allora del palaGuglieri.

Fabio Babetto