La Giustizia Sportiva è ferma a 20 anni fa

30.08.2011 00:53 di  Enrico Campana   vedi letture
La Giustizia Sportiva è ferma a 20 anni fa

(Enrico Campana) Sul tema “Giustizia Sportiva”, argomento molto dibattuto,  ci scrive da Brindisi  il prof. Gianfranco Mellone ex arbitro di B eccellenza e A1 femminile: “La giustizia sportiva, compresa la Procura federale, non hanno la giusta e dovuta autonomia. Procuratore e Giudici sono nominati dal Consiglio federale e quindi in contenziosi tra FIP e tesserati diventano di parte. In periferia poi è ancora peggio. Sono un dirigente di una piccola società sportiva e per alcune critiche nei confronti della FIP, pubblicate su un sito, il Giudice sportivo di Bari mi ha inibito per un anno e mezzo come se avessi commesso chissà quale reato. Condannato per lesa maestà. I problemi di oggi sono gli stessi di quelli di venti anni fa”. Ringrazio il lettore, è certo che fin dal tempo dei miei primi studi di diritto , ho capito quanto sia necessaria  la separazione fra i poteri legislativo e giudiziario. Il  problema è che la Fip questa autonomia a tutto il  suo comparto della Giustizia la garantisce totalmente, però dovrebbe raccomandare almeno il rispetto dei tempi e del codice.
Contro l’arbitro Paternicò è partito un gravissimo esposto da parte della collega che voleva eliminare, come da verbali di Baskettopoli, Meneghin ha detto che l’episodio  era gravissimo e la registrazione molto chiara. La risposta è stata l’archiviazione dello stesso arbitro per un fatto di minor portata, in questo mondo è stato premiato con la designazione per la finale degli europeri cadetti. Poi c’è l’interpretazione stirata della Corte Federale  per salvare il vertice del CIA sul provvedimento  punitivo nei confronti di Facchini che contestava un giudizio, non protestava o voleva cancellare i colleghi, con una raccomandare a riformare l’articolo. Aspettiamo di conoscere la norma riformata. Son passati mesi. E addirittura più di due anni dalla chiusura delle indagini di Baskettopoli, e saltano fuori intercettazioni scottanti che erano fra le 18 bobine che qualcuno ha ritirato presso la Procura reggina. Domanda: sono state ascoltate?. Altrimenti è meglio ascoltarle tutte, e poi tratte le dovute conseguenze invece di paventare un’azione di controinformazione ad orologeria, in quanto pubblicate da media diversi in tempi diversi. Ricordando poi che gli atti depositati possono essere resi pubblici, soprattutto da chi ha avuto il coraggio di costituirsi parte civile e rischia di essere bollato come il  manzoniano untore.
encampana@alice.it