Nutribullet Treviso, il GM Pasquini fa il punto dopo i test con Verona e Trento

Nutribullet Treviso, il GM Pasquini fa il punto dopo i test con Verona e Trento
© foto di Nutribullet Treviso

Doppia sconfitta per la Nutribullet Treviso contro Verona e Trento. A fare il punto della situazione è il General Manager Federico Pasquini a La Tribuna. "Sapevamo di essere in ritardo rispetto a Verona e alla Dolomiti Energia, ma il nostro percorso sta seguendo le linee che abbiamo tracciato. Eravamo consci del fatto che entrambe le nostre avversarie ci avrebbero messo in difficoltà, lo staff tecnico era preparato in tal senso, così come è evidente che ci siano molti aspetti da esplorare. Ma il fatto stesso di aver recuperato da un passivo pesante (-18 a fine primo quarto, -22 in apertura di seconda frazione, ndr) e giocando contro una squadra giovane, fresca e in palla è un ottimo segnale. Rispetto al match di mercoledì a Borgoricco, c'è stata una maggiore e migliore circolazione offensiva, un segnale di come i ragazzi stiano collaborando nonostante la condizione fisica generale non sia ancora la migliore. Abbiamo costruito molti tiri aperti, il fatto che non siano entrati è frutto di gambe pesanti e di un programma di lavoro intenso. A pesare nel finale è stata anche l'uscita per falli di Weber che fino a quel momento aveva fatto bene mentre all'inizio abbiamo concesso troppi uno contro uno al ferro".

Impressionano le prove di Stephens. "Non sono sorpreso, DeShawn è un giocatore di squadra, fa tutto ciò che serve, lo spirito di sacrificio e la capacità di aiutare tutti sono valori che lo contraddistinguono. Chiaro che stia soltanto adesso conoscendo i compagni e che abbia bisogno di raggiungere lo stato di forma ottimale, dopodiché si inserirà appieno nei meccanismi". Mentre su Olisevicius: "Gli mancano un po' di gambe per la spinta ma Osvaldas sta eseguendo benissimo i giochi offensivi. Sta prendendo tiri ottimi, arriverà il momento in cui riprenderà a segnare senza problemi anche da lontano".

Infine si parla di Kruize Pinkins. "Kruize ha bisogno di tempo. Ricordo i due anni in cui è stato a Torino in A2, quando con la Dinamo controllavamo quel club, gli serviva un mesetto per recuperare la piena forma in prestagione. La sua conformazione fisica, la stazza, il peso corporeo sono fattori da tenere in considerazione. Secondo me cominceremo a vedere il vero Pinkins tra un paio di settimane. Dovremo solo pazientare e farlo lavorare con lo staff".