Miro Bilan MVP della Serie A: «Onorato che l'Italia mi abbia riservato questo premio»

Intervistato da Cristiano Tognoli su “Tuttosport”, il centro della Germani Brescia, Miro Bilan, ha commentato il premio di Dino Meneghin Trophy appena conquistato: “Sono molto felice, onorato che l'Italia mi abbia riservato questo premio. Sono al quinto anno da voi e non finisce qui. Voglio ringraziare i miei compagni, Peppe Poeta, tutto lo staff medico, la gente che lavora ogni giorno per metterci nelle migliori condizioni per rendere al massimo e soprattutto il nostro ad Mauro Ferrari, un appassionato questo sport, un uomo buono e generoso. Il lavoro mi ha dato questa opportunità, vincere il premio di miglior giocatore a quasi 36 anni in un ambiente sereno, in una città dove non potrei trovarmi meglio. Adesso la vita per me è davvero bella”.
Prima non lo era? "Beh qualcosa della guerra in Jugoslavia ricordo. Avevo 3-4 anni, certi flash non si dimenticano. Ma amo la mia terra e fin che ho potuto ho giocato volentieri in Nazionale. Rispetto al Bilan che nove anni fa fu votato miglior giocatore nella Lega Adriatica sono cambiato molto. Avevo 7-8 chili in più, ma anche qualche capello in più (ride, ndr), un fisico non propriamente da atleta forse non mi ha permesso di fare il salto in Nba, ma non l'ho mai vissuto come un problema. So che non salto nemmeno l'inserto di un quotidiano, ma mi tengo strette le mie skills". Di solito uno alla sua età smette di giocare…”.
Bilan è sicuramente un lungo atipico oggi per le sue caratteristiche tecniche: “Quando puoi fare qualcosa meglio degli altri, puoi giocare in qualunque condizione. Ogni tanto anche io ci provo da 3 e ci prendo. Il basket è bello perché vario".