LBA - Sassari, Federico Pasquini: “Pronti a giocarcela con serenità”

LBA - Sassari, Federico Pasquini: “Pronti a giocarcela con serenità”
© foto di dinamobasket.com

Federico Pasquini, il general manager della Dinamo Sassari che da 12 anni è l'alter ego del patron Stefano Sardara, commenta il bellissimo momento della società che vede le sue due squadre di vertice, maschie e femminile, occupare la quarta posizione dei rispettivi campionati di serie A e A1 Femminile. Le sue parole nell’intervista tratta da un articolo di Piero Guerrini di Tuttosport.

Nonostante difficoltà e cambi di giocatori, arrivano risultati. “La situazione è molto semplice. Nonostante i risultati noi vede­vamo il grande lavoro di qualità di coach Bucchi con un gruppo che lo seguiva, ragionando con positività. Dodici anni di vissu­to comune in società ci permet­tono di analizzare la realtà con equilibrio”.

Tutto si è sistemato con Stephens. “Il basket è più semplice di come lo facciamo. Io cerco giocatori che abbiano la voglia e l’entu­siasmo di giocare a Sassari. Che vivano l’opportunità e capiscano il ruolo. Cercavamo uno simile a Diop, perché con quell’assetto facevamo bene. Diop è molto atti­vo, ha mani e piedi rapidi, aiuta benissimo nei cambi difensivi. È giocatore di pick and roll e per­mette di avere buone spaziatu­re. Con Stephens le stesse soluzioni. E i nostri tiratori ne hanno giovato. È anche un gran difen­sore. A Sassari vogliamo questi giocatori, magari partiti dal basso. Come Dowe e Jamal Jones. A questo aggiungiamo i ragazzi e i veterani della panchina che la­vorano e incitano sempre anche quando non giocano. E se entra­no danno tanto. Due esempi: Ra­spino e Chessa”.

Il quarto posto della Femminile. “Situazione diversa. Il primo anno ci siamo salvati dopo una stagione difficile, il secondo me­glio. Quest’anno c’è stata una cre­scita agevolata dall’aumento di straniere. E in Usa grazie alla competenza di coach Antonello Restivo peschiamo giocatrici che poi raggiungono l’alto livello eu­ropeo. Penso a Burke nel 20­21, Shepherd ora a Venezia. E sarà lo stesso per Joyner Holmes. Ma ci siamo anche resi conto che il vero salto sarebbe stato con una italiana di alto livello e Carange­lo sta giocando una stagione no­tevole, da vera leader. La fem­minile sta conquistando spazio e pubblico, contro la Virtus c’e­rano 1.000 spettatori. E contro una potenza pareggiata solo da Schio, le nostre sono state a più 9 e poi in gara fino all’ultimo”.

Milano-Virtus: sono proprio fuori portata. “Sì, e abbiamo visto solo un quadro parziale perché finora sono state impegnate in EuroLeague. Sono le più forti e lo scudetto, come nei due anni passati, dipenderà dalla loro condizione del momento. Certo la Virtus ha fatto una grande cosa a vincere senza Teodosic”.

Sassari e le altre. “Io vedo qualità, scelte interessanti, Tortona più lineare e non ha avuto le coppe, Venezia ha enorme potenziale, sarà interessante vedere Varese quando la palla sarà più pesante. Pesaro è rinforzata con Austin Daye e Brindisi è in grande condizione, dal ritorno di Harrison ha perso solo con Milano. Noi siamo pronti a giocarcela. Anche la lotta salvezza è molto interessante, che manterrà la tranquillità”.