LBA - Olimpia, Pessina "Milano ha una bella atmosfera, come ai miei tempi"

Davide Pessina, dopo essere stato anche un giocatore dell’Olimpia Milano, è da 20 anni telecronista di Sky. Nel suo palmarès uno scudetto vinto a Livorno nel 1989, una Final Four a Istanbul e una Coppa Korac nel 1993 (ultimo trofeo internazionale conquistato dai biancorossi). Alcune delle sue considerazioni da doppio addetto ai lavori sulle pagine de La Repubblica Milano.
Olimpia anni 80'/90'. “Una bella soddisfazione, la squadra era forte, giocava una pallacanestro divertente. Passavamo tanto tempo assieme, anche fuori campo: capitava spesso che trascorressimo anche i giorni liberi in gruppo, con mogli e fidanzate. Nella finale contro Roma, allenata da Franco Casalini, con Radja, Dell’Agnello, Premier, Fantozzi, Niccolai, il Forum era esaurito, c’era un grande entusiasmo. Poi, purtroppo, in campionato si fece male Antonio Davis.”
Com’è cambiato il pubblico di Milano dai tempi di Pessina. “Oggi si respira una bella atmosfera, come allora. La differenza è che noi venivamo dopo la grande Olimpia degli Anni Ottanta, l’asticella era alta come le aspettative della gente. I tifosi avevano meno pazienza e, se giocavamo male, ce lo facevano sentire e capire più di oggi.”
Telecronista dopo il ritiro a 33 anni. “Una svolta inattesa, a cominciare dalla chiamata. Non avrei mai immaginato diventasse la mia professione, sono molto contento, molto grato, molto fortunato: è un modo bellissimo per restare nello sport. Aver giocato mi ha aiutato soprattutto all’inizio ma, con l’esperienza e lo studio, l’aver vissuto il basket dal campo non è più un fattore determinante se non per una sorta di percezione, che aiuta a capire quel che sta accadendo in un dato momento a livello psicologico.”
Professionalmente, NBA o EuroLeague? “Mi divertono tutte e due, i playoff Nba sono il top anche per la qualità dell’analisi e la preparazione delle squadre in campo, ma in EuroLeague ogni partita conta mentre nella stagione regolare NBA, in certi casi, puoi sapere prima, a seconda del calendario, che tipo di gara vedrai.”
Un giocatore di Milano? “Nicolò Melli, competitivo, intelligente, sempre più leader. Mi piace molto, per come è cresciuto durante la stagione, anche Stefano Tonut.”
Cinque stagioni all’Olimpia e, poi, 20 anni di televisione. Pessina ormai è milanese.
“Resto legato alle mie origini aostane, ma Milano è una parte importante della mia vita. Sono cambiati i luoghi, con l’Olimpia di 30 anni fa il dopo partita era al Tropico Latino di corso Como che non c’è più, ma si ha sempre l’idea che stia succedendo qualcosa. La città è tornata ad essere molto dinamica, molto viva. E molto costosa. Il che vuol dire, anche, che va avanti”.