Milano tutta nuova in regia: Morris Finley prenderà il posto di Price
(G.S.) - Brusca sterzata sul fronte playmaker titolare per un’Armani Jeans che cambia decisamente strategia puntando tutte le sue fiches in regia sul talento offensivo di Morris Finley. In attesa dell’ufficialità definitiva ormai certa la decisione di separarsi da Hollis Price, troppo opaco nei playoff (6,9 punti col 45% da 2 e il 27% da 3) pur con l’attenuante del grave lutto familiare che lo aveva colpito a fine marzo, ma soprattutto troppo poco "ficcante" in penetrazione (leggi 1,6 tiri liberi di media-gara) per reggere il peso di un attacco bisognoso di un "incursore" senza più Hawkins. Dopo un timido assaggio subito scartato per ragioni economiche con Lynn Greer, ecco pronta la soluzione Finley, con un "blitz" improvviso che ha permesso a Milano di chiudere in pochissimo tempo l’accordo verbale con il play ex Rieti (la società biancorossa dovrebbe rilevare "in toto" i due anni di contratto ancora in essere con Siena eliminando tutte le clausole d’uscita) quando ormai il giocatore sembrava sulla strada di Pesaro. Per il momento Piero Bucchi mantiene un atteggiamento "prudenziale" ma conferma comunque il suo gradimento nei confronti del regista del 1981:
«Le società stanno ancora parlando, ma se dovessimo optare per questa soluzione aggiungeremmo un giocatore veloce, intraprendente ed aggressivo in penetrazione - spiega il coach biancorosso - Per questo Finley è entrato nell’elenco di coloro che potrebero fare al caso nostro: l’attuale ossatura dell’organico è solida, ma per completarla ci occorre un elemento perimetrale con punti nelle mani dal perimetro, di grado di essere pericoloso sia per conto proprio che per creare opportunità per i compagni. Dopo la scelta sul play ci muoveremo sulla guardia, che dovrà avere analoghe caratteristiche di aggressività in penetrazione pur senza caricare di eccessive responsabilità, perchè vorremmo allestire un quintetto nel quale la pericolosità offensiva sia distribuita in maniera equa».
La scelta di Finley che ha una valenza "doppia" a livello tecnico ed economico, sperando che finalmente il "bastone del comando" in cabina di regia sia assegnato in maniera stabile e definitiva (prima del regista ex Rieti nel giro di 12 mesi sono già transitati i vari Vitali, Filloy, Van Rossom, Sangarè, Bulleri e Price): il giocatore ex Liegi e Rieti (capocannoniere dell’A1 2007/2008 a 20,3 punti e 3,3 assist di media-gara col 55% da 2, il 42% da 3 e l’84% ai liberi su 5,8 tentativi a gara) è considerato miglior attaccante e soprattutto miglior penetratore rispetto a Price, rispetto al quale percepirà un ingaggio complessivo più che dimezzato rispetto all’entità del contratto con il play della Louisiana, per il quale era servito uno sforzo economico imponente al fine di convincerlo a lasciare la Dinamo Mosca.
Al momento l’AJ sta discutendo con l’agente del giocatore la risoluzione del contratto in essere (parrebbe essere stata rifiutata la prima offerta di "buonuscita" a 500mila dollari, poco meno della metà del costo totale), ma l’entità finale dell’operazione "più Finley-meno Price" dovrebbe essere leggermente inferiore al costo iniziale del regista ex Lietuvos Rytas, col vantaggio di assecondare in maniera migliore le richieste di Bucchi e poter investire un pugno di dollari in più sulla guardia mancante.
E tra le tante idee "vagliate" nell’ambito dei giocatori visti a Las Vegas o già transitati per l’Europa, magari arrivare a convincere Andrè Owens, 29enne esterno con un paio di "comparsate" NBA ad Utah ed Indiana, lo scorso anno in forza alla Stella Rossa Belgrado (11,0 punti e 2,9 assist col 39% da 3 in Adriatic League) visionato a Las Vegas con i Detroit Pistons ed in possesso di quelle doti atletiche e difensive "ad hoc" per incarnare il prototipo di quel giocatore "di squadra" che Milano sta cercando per far quadrare il cerchio. Già "assaggiato" un mese fa dall’Olimpia (ma offerto anche a Roma), i costi si aggiravano di poco sotto al milione di dollari, soprattutto in previsione del passaporto bulgaro che l’atleta nativo dell’Indiana è in procinto di ricevere per "meriti sportivi" (con il neo-soresinese EJ Rowland e il romano Ibby Jaaber si giocherà il posto disponibile per i "naturalizzati" agli Europei di Polonia).