Sergio Llull rivela: «James Harden mi chiamò ai Rockets, ma Florentino Perez...»

Sergio Llull ha avuto una carriera strepitosa, ma al contrario di altri giocatori spagnoli della sua generazione, Rudy Fernandez o il Chacho Rodriguez, per fare degli esempi, ha deciso di non sperimentare la NBA. Eppure il nativo di Mahon, Minorca, era stato scelto con la #34 dai Denver Nuggets nel Draft del 2009. Nella Lega statunitense non è mai andato, decidendo di restare dal 2007 a oggi al Real Madrid con cui ha vinto tre titoli di EuroLeague. Il primo è arrivato nel 2015, quando le porta per la NBA sembravano essersi spalancate. Gli Houston Rockets hanno tenuto i suoi diritti NBA per oltre dieci anni, e durante un episodio del podcast TIMEOUT della Federazione Spagnola di Pallacanestro (FEB), Llull ha raccontato un tentativo particolarmente vicino al successo da parte dei texani nel 2015, che coinvolse anche l’allora stella dei Rockets James Harden.
“Stavo vivendo un’ottima stagione, eravamo in striscia positiva. Sono stato davvero vicino ad andarmene. Sono venuti, siamo andati a cena, e durante la stessa cena mi hanno passato James Harden al telefono. Me ne andai da quella cena pensando: ‘Ok, vado via.’ Ero quasi convinto,” ha ricordato. “Lo dicemmo al Real Madrid. Mi chiamò Florentino [Pérez], e mi offrirono un contratto di sei anni con uno stipendio migliorato, anche se lontano da quanto mi offrivano in NBA. Alla fine, consideri tutto, e la mia bilancia si è spostata verso il restare. Non me ne pento affatto. È stata una mia decisione ed è quella giusta, proprio perché è mia".