Brindisi, Puglisi: «Pesaro nel cuore, ma l'Enel c'è»

Fonte: Quotidiano di Puglia
Santi Puglisi
Santi Puglisi

L'emozione non è più quella dei primi tempi. Ma il ricordo della sua esperienza nella Scavolini Pesaro è sempre piacevole per il general manager dell'Enel Brindisi, Santi Puglisi, che dopo aver abbandonato la carriera di allenatore a Pesaro ha avuto inizio la sua lunga carriera di dirigente. Otto stagioni in biancorosso, uno scudetto vinto (tre le finali disputate), una Coppa Italia conquistata. E tante soddisfazioni prima del suo passaggio a Bologna, sponda Fortitudo. «Arrivai a Pesaro nel 1989», racconta. «Avevo appena smesso di allenare e fui chiamato a rivestire quello che per me era di fatto un nuovo incarico. Insieme a me c'era un altro esordiente, quel Sergio Scariole attuale allenatore dell'Olimpia Milano, allora giovanissimo che dopo diversi anni da assistente fu promosso capo allenatore. Bei tempi sicuramente, ma ormai sono passati 16 anni e ho affrontato la Scavolini tantissime volte. Quindi questo significa che non ci sarà tanto spazio per emozionarmi, ma resto comunque legato ad una società nella quale ho ancora tanti amici. Non posso dimenticare, d'altra parte un galantuomo come Walter Scavolini alla sua 38esima stagione da sponsor con la casacca pesarese. L'attuale presidente, Franco dal Moro, vive a Fano dove abita la mia famiglia. Ma al di là di questo rapporto di amicizia che ancora mi lega alla dirigenza bianco-rossa quella di domenica per me sarà una partita come tutte le altre». Tra i tanti giocatori che sono passati da Pesaro in quegli anni di permanenza di Puglisi, due in particolare hanno lasciato un ottimo ricordo per il loro grande talento. Si tratta di Darren Daye e Darwin Cook, due atleti che hanno fatto grande la Scavolini. Due talenti puri che in un certo senso potrebbero essere paragona- ti a Jonathan Gibson. «Se proprio dovessi azzardare un paragone vedrei Gibson più simile a Cook, con la differenza che l'ex giocatore della Scavolini era più forte fisicamente, anche se hanno la stessa velocità e aggressività. Insomma fare un paragone tra Gibson e Cook non sarebbe tanto azzardato». In questa stagione, la crisi non ha risparmiato nemmeno la società pesarese, il cui budget non è lo stesso degli altri anni. Una stagione in piena austerity in attesa di tempi migliori. «Il fatto che la Scavolini sia presente ai nastri di partenza è già un grande successo - dice Puglisi -, soprattutto se si considera che Snai-dero ad Udine o Benetton a Treviso, hanno gettato la spugna cancellando dalla geografia del basket che conta due piazze storiche della palla a spicchi italiana. Pesaro, pur con mille difficoltà, è sempre lì al suo posto e questo significa davvero tanto». Insomma niente spazio per i ricordi, anche perché per l'Enel Brindisi il match di domenica assume una importanza rilevanza specialmente dopo l'importante successo di sette giorni fa a Sassari. «Questa è la prima di due partite casalinghe contro una squadra che farà di tutto per ritornare al successo dopo le tre sconfitte consecutive. Non sarà una passeggiata per noi, però sono convinto che se l'atteggiamento sarà quello giusto, la vittoria potrebbe essere alla nostra portata».