Avellino-Varese è polemica! La Scandone rifiuta il posticipo della gara, Stefano Coppa s'infuria: "Che sgarbo!"

Come riporta un giornale locale di Varese "La Prealpina", niente posticipo per Avellino-Varese. La società irpina ha definitivamente rifiutato le richieste dell'Openjobmetis di spostare al 13 aprile la gara in programma sabato, a sole 48 ore di distanza dalla gara contro Anversa. Già martedì sera la Sidigas aveva detto no alle richieste informali dei dirigenti varesini, adducendo motivazioni che si commentano da sé («Siamo una squadra vecchia, 3 partite in una settimana ci metterebbero in difficoltà»: che dire dellafinale di Coppa Italia raggiunta giocando 3 partite in 72 ore?). Ieri mattina, invece, il comunicato emesso dalla società irpina, che annunciava prevendite a gonfie vele per il match di sabato, ribadiva chiaramente la volontà della Scandone di non accettare la richiesta di Varese nonostante fosse motivata da cause di forza maggiore. Così la squadra di Moretti dovrà giocare ad Avellino 48 ore dopo la gara contro Anversa e 72 ore prima del secondo atto in Belgio. Ma a questo punto valuterà con attenzione come gestire leforze disponibili - anche alla luce dei problemi fisici di Kuksiks e Campani - non escludendo di tenere a riposo qualche effettivo nel match di campionato. In ogni caso è palese il disappunto della società di piazza Monte Grappa espresso dal presidente Stefano Coppa: «Prendiamo atto della scortesia compiuta da Avellino con motivazioni risibili, constatando che la solidarietà tra club non esiste neppure davanti a tragedie come quella di Bruxelles. È un problema di biglietti? Ma noi abbiamo giocato lunedì sera Fernando Marino contro Sassari reduce dal- e Stefano Coppa la trasferta del venerdì a Istanbul e l'incasso ne ha risentito. Ora valuteremo il da farsi: per noi FIBA Cup e campionato sono traguardi di analoga importanza, ma dopo la partita di stasera faremo il punto della situazione per capire quali saranno le condizioni più idonee con le quali affrontare la partita di sabato per perseguire gli obiettivi della società». E neppure la richiesta ufficiale presentata alla Lega Basket è servita per far rientrare il caso: anziché intervenire a tutela di un'associata impegnata in un playoff europeo, l'organismo presieduto da Fernando Marino se n'è lavato le mani in presenza del "lasso temporale di almeno 48 ore" di distanza tra l'impegno di FIBA Cup e quello di campionato, affermando che la partita poteva essere rinviata solo con l'assenso di Avellino. «Non so se ci si rende conto di quanto è accaduto martedì a Bruxelles - sottolinea Coppa -: Anversa è arrivata a Varese alle 10 di ieri mattina, anziché sfruttare l'accaduto imponendo di giocare secondo calendario abbiamo subito accettato lo spostamento di 24 ore. In Italia c'è una regola non scritta di mutua assistenza tra società: non averla voluta applicare è stato uno sgarbo vero e proprio.
FONTE: La Prealpina