Italia - Meo Sacchetti "Temo che a breve perderemo Mannion e Pajola per la NBA"

Italia - Meo Sacchetti "Temo che a breve perderemo Mannion e Pajola per la NBA"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Vacanze in Sardegna per il CT della Nazionale azzurra Meo Sacchetti, intervistato dalla Gazzetta dello Sport al termine di una estate da non dimenticare per il movimento della pallacanestro italiana. Alcune delle sue tante dichiarazioni.

Si alza l'asticella per l'Europeo. È giusto che sia così. Veniamo dal quinto posto dell'Olimpiade e vogliamo cavalcare l'onda. All'Europeo giocheremo in casa il nostro girone poi tutto può succedere.Non siamo i favoriti per vincerlo ma non lo eravamo neanche al Preolimpico.

Rinnovamento. Nelle finestre non chiamerò i giocatori dell'Eurolega, vorrò rivedere qualcuno che è già stato in azzurro prima dei tagli per Belgrado. Penso a Procida e Gaspardo, un prospetto emergente e un lungo di grande atletismo. Spero che il campionato mi suggerisca un pivot. Il recupero della vecchia guardia? È presto per parlarne. Intanto vorrei andare avanti col gruppo olimpico.

Un nome: Paolo Banchero. Lo conosco e lo seguo: è alto, fisicamente forte ma non è un pivot di ruolo perché non ha gioco spalle a canestro. Al college di Duke potrà sviluppare anche quella dimensione interna che oggi gli manca. In fondo ha solo 18 anni e il tempo lavora per lui. Il prossimo inverno andrò negli Usa perseguirlo da vicino. Non so se riuscirò a chiamarlo nelle finestre, ma alla prima occasione verrà inserito in squadra. Sono molto curioso di vederlo in campo con noi.

Mannion e Pajola verso la NBA. Sì perché in Nazionale hanno giocato spezzoni insieme facendo bene. Pajola è più play, più uomo­squadra, non ho mai visto un giocatore col suo senso di posizione in difesa e se consolida il suo tiro da fuori diventerà un top player. Mannion può giocare guardia, in attacco è più creativo. Formano una coppia complementare tecnicamente fortissima. Faccio una premonizione: temo che a breve li perderemo entrambi per la NBA.

Il campionato che sogna Sacchetti. Col pieno di tifosi nei palasport, soprattutto giovani. E un'esposizione televisiva che dia più risalto alle gesta dei giocatori, ai risultati delle squadre e agli sforzi dei club. Il ritorno delle partite trasmesse in chiaro sarebbe un bel traino per tutto il movimento.