Napoli: tramonta definitivamente l'ipotesi di ricostruire il Mario Argento

Palasport Mario Argento
Palasport Mario Argento
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Il Palasport Mario Argento fu edificato nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli in occasione dei Giochi del Mediterraneo 1963 e vide il suo ciclo vitale, tra manifestazioni sportive come pallacanestro, tennis e boxe, e concerti come quelli dei Genesis e di Antonello Venditti, concludersi nel 1988. Avrebbe dovuto affrontare lavori di ristrutturazione antisismica e adeguamento normative che non sono mai avvenuti lasciando ridurre il complesso in macerie su cui si è speso tanto in progettazioni inutili. Se da un lato è stato molto più semplice piazzargli vicino il PalaBarbuto, dall'altro la querelle sulla sua ricostruzione ha fatto spendere diversi fiumi di inchiostro.

Ma pare che la ristrutturazione non avverrà mai. In questi termini infatti ha dichiarato due giorni fa a Il Mattino l'assessore Ferrante: "Le cifre per demolizione e ricostruzione del PalaArgento sono enormi, parliamo di 70-80 milioni di euro, e l’accordo pubblico-privato finora non c’è stato nonostante i nostri tentativi. Non abbiamo perso le speranze ma ora stiamo prendendo in considerazione la possibilità di progettare un palasport in zona parco dello sport di Bagnoli." Ci sarà quindi da aspettare un congruo numero di anni per vedere se uscirà qualcosa di buono da questa dichiarazione di intenti. Eppure è dimostrato che per il successo della pallacanestro in qualsiasi città è importante avere strutture all'altezza che possano rendersi profittevoli.

Ne è misura proprio nell'occasione di queste dichiarazioni la concessione al Napoli Basket di Grassi della gestione del PalaBarbuto pur se il vincolo di destinazione urbanistica non permetterà concerti o eventi di spettacolo. La società ha in mano una sponsorizzazione per i naming rights del palazzetto che potrebbe abbattere i costi dell'affitto al Comune, ma deve chiedere l'autorizzazione preventiva a Palazzo San Giacomo che ovviamente avrà le sue lungaggini tecniche, burocratiche e politiche. Si potrebbero accorciare molto i tempi per un nuovo palasport se ci fosse un investimento completamente privato da parte della proprietà della squadra di basket (Gavio a Tortona docet), ma visto l'andazzo che c'è stato dal 1988 a oggi temiamo che i risultati saranno simili a quelli di Cantù...