Lo sapevate che il basket in Italia lo ha portato una donna?

Tutto è nato grazie ad una Maestra di Sport senese di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla nascita. Evviva e celebriamola
31.03.2023 13:45 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Lo sapevate che il basket in Italia lo ha portato una donna?

Non è un caso che ad un certo punto della storia italiana della pallacanestro, questo sport abbia preso in maniera decisa la strada di Siena. A prescindere da come è finita la storia di quel club, è nel capoluogo senese, nella città del Palio che il basket è stato conosciuto per la prima volta nel nostro Paese.

E cosa che son certo in pochissimi sanno, grazie ad una signora: Ida Nomi Venerosi Pesciolini, figlia di Leopoldo Nomi Pesciolini, Maestro di Sport, per circa 40 anni direttore dell’ Associazione di Ginnastica Senese “Mens Sana in Corpore Sano 1871”. Al Maestro Leopoldo va attribuita la spinta determinante per l’approvazione della Legge per l'obbligo dell’insegnamento dell’Educazione Fisica nelle scuole private, presentata quando il Ministro della Pubblica Istruzione era Francesco De Sanctis.

La signora Ida, nata nel 1873 – ecco perché ne parlo oggi che ricorrono i 150 dalla nascita anche se è il 1 settembre il giorno fatale – a sua volta era Maestra di Sport e ne suoi viaggi in Inghilterra ebbe l’occasione di imbattersi nelle tredici regole che il Prof. James Naismith – in piedi ed inchino di fronte a questo nome – aveva scritto nel 1891. Le traduce, portandole in Italia.

Scrive sulla sua pagina Facebook, La Giornata Tipo:” 27 aprile 1907. La signora Ida Nomi Venerosi Pesciolini, Maestra di Sport presso la "Società Mens Sana in Corpore Sano" e membro della commissione tecnica femminile della Federginnastica, si trovò per le mani il manuale sul basket scritto dal professore canadese James Naismith, colui che inventò il nostro sport. Fino a quel momento il basket in Italia non si conosceva. Lei ebbe l'intuizione di tradurre il manuale in italiano e presentò per la prima volta il gioco della "palla al cerchio" presso la palestra dell'Associazione in Sant'Agata di Siena, alla presenza di numerosi spettatori ed autorità cittadine.

Qualche mese dopo, assieme a dieci sue allieve, partecipò al VII Concorso Federale Nazionale Ginnico di Venezia, dove fece una prima dimostrazione di gioco. La sua prima impressione fu che si trattasse di uno sport "particolarmente adatto alle ragazze". Non per niente in italiano, pallacanestro, si declina al femminile. Il basket in Italia venne ufficialmente introdotto da una donna”.

Tutti sappiamo le Tredici regole del Prof. Naismith vero? Sì certo ma facciamo un ripasso

1)La palla può essere lanciata in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani.

2)La palla può essere colpita in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani, ma mai con un pugno.

3)Un giocatore non può correre con il pallone, deve lanciarlo dal punto in cui lo ha preso.

4)La palla deve essere tenuta in una mano o tra le mani; le braccia o il corpo non possono essere usate per tenerla.

5)Non è possibile colpire con le spalle, trattenere, spingere, colpire o scalciare in qualsiasi modo un avversario; la prima infrazione da parte di qualsiasi giocatore di questa regola è contata come un fallo, la seconda squalifica il giocatore fino alla realizzazione del punto seguente o, se è stata commessa con il chiaro intento di infortunare l'avversario, per l'intera partita; non sono ammesse sostituzioni.

6)Un fallo consiste nel colpire la palla con il pugno, nella violazione delle regole tre e quattro e nel caso descritto dalla regola 5.

7)Se una squadra commette tre falli consecutivi, conterà come un punto per gli avversari; consecutivi significa senza che gli avversari ne commettano uno tra di essi.

8)Un punto viene realizzato quando la palla è tirata o colpita dal campo nel canestro e rimane dentro, a meno che i difensori non tocchino o disturbino la palla; se la palla resta sul bordo e l'avversario muove il canestro, conta come un punto.

9)Quando la palla va fuori dalle linee del campo, deve essere rimessa in gioco dalla persona che per prima l'ha toccata; nei casi dubbi, l'umpire deve tirarla dentro il campo; chi rimette in campo la palla ha cinque secondi: se la tiene più a lungo, la palla viene consegnata agli avversari; se una squadra continua a perdere tempo, l'arbitro darà loro un fallo.

10)L'umpire è il giudice dei giocatori e prende nota dei falli, comunicando all'arbitro quando ne sono commessi tre consecutivi; ha il potere di squalificare un giocatore secondo la regola 5.

11)L'arbitro è il giudice della palla e decide quando la palla è in gioco, all'interno del campo o fuori, a chi appartiene e tiene il tempo; decide quando un punto è segnato e tiene il conto dei punti con tutte le altre responsabilità solitamente appartenenti ad un arbitro.

12)La durata della gara è di due tempi da quindici minuti, con cinque minuti di riposo tra di essi.

13)La squadra che segna il maggior numero di punti nel tempo utile è dichiarata la vincitrice dell'incontro. Nel caso di pareggio, il gioco può continuare, se i capitani sono d'accordo, fin quando non viene segnato un altro punto.

Tutto questo detto, perché oggi la pallacanestro italiana maltratta in questo modo così poco carino, per non dire altro, la pallacanestro femminile? Tutto è nato da una gentile e visionaria, nel senso migliore del termine, signora e molto dovrebbe tornare a questa parte del movimento. Almeno la stessa dignità.