Flashback: quando Jordan riscoprì il piacere della maglia numero 23

Impietoso, c'è un video che ricorda sempre la storia di quel 7 maggio 1995: Michael Jordan, maglia 45 dei Bulls appena rientrato nel basket dall'attività semiprofessionistica nel baseball, si fa scippare la palla da Nick Anderson degli Orlando Magic, che inizia il contropiede. La palla velocemente passa dalle mani di Hardaway a quelle di Horace Grant che realizza canestro e vittoria.
Jordan si mette le cuffiette e va via con il volume sparato a mille per non sentire i giornalisti che lo rincorrono. La scena è tutta per Nick Anderson che, incautamente, dichiara: "Michael ha ancora quella rapidità e l'esplosività, ma non è così forte. Il numero 45 non è il 23." Ma è solo gara 1 di un playoff.
Tre giorni dopo c'è gara 2. Jordan fa il riscaldamento con la soprammaglia e, al momento di inziare la partita, all'insaputa di tutti, compagni compresi, esibisce la maglia con un 23 stampato sopra. 38 punti, 7 rimbalzi, 4 rubate, 4 stoppate e Nick Anderson annichilito. NB arrrabbiata ("Non possiamo accettare che un giocatore decida il numero da indossare prima di ogni partita" fu la motivazione ufficiale) che multa Bulls e Jordan rispettivamente di 25mila dollari per il cambio non autorizzato e di 5mila per le scarpe.
"Mai svagliare il cane che dorme" è stato il commento a fine gara di Brian Hill, coach dei Magic. Dopo sole 17 partite in stagione, poco importa se alla fine la serie l'hanno vinta i Magic. Jordan was back e sarebbe arrivato un altro three-peat.