Bluenergy Novara vince in Liguria vs il Follo 90-85

Bluenergy, sfatato il tabù in terra ligure
Finalmente la Bluenergy torna dalla Liguria con due punti in tasca. Dopo le magre prestazioni contro Sarzana e Loano, nella trasferta a La Spezia Novara vince 85-90, soprattutto grazie ad una grande reazione dopo aver subito un break importante. La partita ha avuto un volto completamente diverso rispetto alla precedente contro Rho: l’intensità l’ha fatta subito da padrone in campo, sin dal primo minuto. Nei primi venti minuti della gara ha regnato l’equilibrio tra le due formazioni. L’andamento della partita è rimasto lo stesso anche al rientro dal riposo lungo, tranne l’ultimo minuto del terzo quarto quando la I.G.M. Follo ha fatto il break di vantaggio che ha permesso ai liguri di chiudere a +7. A questo punto sembrava che la gara avesse preso una direzione sola e che si andasse a chiudere a favore dei padroni di casa. Arriva però la reazione della Bluenergy con la zona 3-2 con cui ha raddrizzato la partita riportandola in parità. Qui sono saliti in cattedra i singoli che hanno permesso di fare la differenza sul finale di partita. Soprattutto Giroldi (per lui 31 punti, il 60% dal campo e 38 di valutazione in 35 minuti), ma anche Negri e Ceper con delle ottime giocate difensive, senza contare lo sfondamento preso da Leone nei minuti finali. Tirando le somme in questa partita si è vista una Bluenergy che rarissime volte si è vista in campo in questa stagione: rimontare da -7 a +5 questa squadra non l’aveva mai fatto e questa è una cosa dimostra che qualcosa sta cambiando. Novara ha probabilmente capito che per vincere le partite bisogna giocare con una certa determinazione soprattutto in difesa e che questa porta anche ad attaccare meglio, con più tranquillità e più lucidità. Tutto è nato dal cambio della difesa: Novara si è messa a zona e, a differenza della partita contro Loano, la Bluenergy è riuscita a riagganciare i padroni di casa e a portarsi sopra, questo ha dato anche morale e attaccare è diventato in qualche modo più semplice.
Emanuele Meschini