NBL preview - Al via una nuova stagione in Australia

NBL preview - Al via una nuova stagione in Australia

(di Davide Colotti). È stata la off-season delle Next Stars in Australia, ma non solo. Le 10 franchigie NBL si rifanno il look per il 23/24, ormai alle porte dopo il tradizionale torneo prestagionale "NBL Blitz", disputato di fronte a decine di scout NBA. 3 gli stranieri a disposizione per ogni squadra, con Brisbane e Melbourne che rinunciano rispettivamente a 1 e 2 dei loro slot investendo nel mercato autoctono, più Adelaide ancora in attesa dell'ultimo tassello. Il comun denominatore è l'usato sicuro: 15 dei 26 "import" sinora tesserati hanno alle spalle almeno una stagione NBL. Un solo rookie, il lungo Josh Roberts dei Cairns Taipans, in uscita dai Manhattan Jaspers. 7 le vecchie conoscenze della LBA: Trey Kell, Tyler Harvey, Bryce Cotton, Gary Browne, Will Cummings, Milton Doyle e Marcus Lee.

Le due finaliste della scorsa stagione si ripresentano ai nastri di partenza con velleità di titolo. I Sydney Kings difendono la corona con il ritorno dell'MVP 2022 Jaylen Adams, salutando però quello del 2023, Xavier Cooks, accasatosi ai Washington Wizards insieme a Dejan Vasiljevic. Denzel Valentine e DJ Hogg, rivelazione del passato torneo, completano uno dei pacchetti import potenzialmente più solidi, ma l'ex Cairns è già ai box con una spalla malconcia. Dopo 3 anni dedicati alle criptovalute, Jonah Bolden torna sul parquet

Euroleague connection per i New Zealand Breakers con Zylan Cheatham e Parker Jackson-Cartwright. Da verificare l'incastro del play ex ASVEL con la stella pari ruolo Will McDowell-White, supportata in quota local dal figliol prodigo Finn Delany, di ritorno da una Champions League vinta a Bonn. Sotto le plance molto passerà dalla tenuta fisica di Mangok Mathiang.

Per roster e blasone, anche Perth Wildcats e Melbourne United si candidano al ruolo di contender. Perth riparte dalla sua affezionata star Bryce Cotton e mira a risolvere gli atavici problemi a rimbalzo con Keanu Pinder. Il difensore turco dell'anno, Jordan Usher, potrebbe dimostrarsi un fattore in ambo le metà campo. Alex Sarr ha fatto meraviglie in pre-season: il lungo francese classe 2005 scala verticalmente posizioni nelle simulazioni di lottery al prossimo NBA Draft.

Melbourne si ricongiunge a un Dellavedova tirato a lucido e particolarmente ispirato in attacco nel corso del Blitz, vinto proprio da 'Delly' e soci. L'astro nascente Luke Travers, che ha ben figurato in Summer League, rinforza il solido nucleo indigeno, ma il progetto autoctono parte in salita con il lungo stop di Jo Lual-Acuil.

Meno riflettori addosso ma più certezze per i Tasmania JackJumpers, guidati ormai a memoria dal coach of the year 2022 Scott Roth. Finals al primo anno, semifinali al secondo e nessuna voglia di fermarsi. È rimasto l'ex triestino Milton Doyle, incluso nello scorso quintetto all-NBL. In regia ecco dalla Turchia il folletto Jordon Crawford. Dopo una parentesi eccellente a Melbourne e una più sfortunata a Reggio Emilia, torna in NBL Marcus Lee. L'ala local Jack McVeigh può continuare la sua crescita dopo aver ben figurato in Germania.

Davide Colotti.

Panchina rinfrescata e quintetto potenzialmente letale per i SEM Phoenix, con i confermati Gary Browne in regia e 'Big Sauce' Alan Williams sotto i tabelloni. Licenza di offendere per le due bocche di fuoco Will Cummings e Mitch Creek, perno silenzioso l'equilibratore difensivo Craig Moller. Anno nuovo, solita partenza a handicap: la second unit è apparsa un po' acerba al Blitz, e Williams è finito sotto i ferri. La nota più lieta per la Fenice è proprio il sostituto a gettone del big man ex Kuban, Tyler Cook, laureatosi MVP del Blitz con medie di 21 punti e 9 rimbalzi.

Tanti giovani in rampa di lancio nelle due franchigie del Queensland. Il gigante 17enne Rocco Zikarsky e il solido Josh Bannan chiedono spazio in frontcourt ad Aron Baynes in una Brisbane che viene da un nono posto e ha buone opportunità di riscattarsi. Depredata delle stelle Pinder e Hogg, Cairns si fa paradiso del rookie. Coach Adam Forde ha minuti preziosi da offrire a talenti come la versatile ala Bobi Klintman, l'estroso regista Taran Armstrong e il big man Sam Mennenga, neozelandese come l'omonimo Sam Waardenburg, già chiamato da sophomore al ruolo di leader.

Roster lunghissimo per gli Illawarra Hawks, vogliosi di evitare un'altra stagione di infortuni e miserie (ultimi a 3-25 nel 22/23). Tanti gli equilibri da trovare, le certezze sono i tre USA Tyler Harvey, Justin Robinson e Gary Clark, più il big man locale Sam Froling, ma la stella del Blitz è stata il lungo 19enne Lachlan Olbrich, parso il più pronto e il più in forma tra i prospetti australiani.

Morale sotto i tacchi infine ad Adelaide, dopo un 22/23 nato con velleità di titolo e chiuso in terzultima posizione, cui fa seguito lo 'scippo' estivo di Antonius Cleveland da parte del Maccabi. Non è durato un mese Jamaal Franklin, leggenda del foglio delle statistiche in Cina, già escluso da un roster abbastanza cervellotico. Naufragato l'audace progetto di fare dell'ala 18enne Trentyn Flowers il playmaker titolare sulle orme di Josh Giddey, si ritorna sul mercato nella speranza di pescare una point guard d'élite che scampi i 36ers dal cucchiaio di legno.