ESCLUSIVO PB - LBF A1 Techfind: parla Giuseppe Piazza coach di Crema

Dopo una partenza terribile la Parking Graf, neopromossa, si giocherà i play off ma guai a parlar di miracolo
27.03.2023 19:45 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVO PB - LBF A1 Techfind: parla Giuseppe Piazza coach di Crema

Se c’è un concetto che alla Parking Graf Crema non amano che venga loro accostato dopo l’ottavo posto della stagione regolare è quello di miracolo. Da neopromossa e dopo sette sconfitte nelle prime sette giornate di campionato la tentazione è forte ma il coach Giuseppe Piazza la respinge con fermezza: ”Io direi che miracoli non ne abbiamo fatti. Abbiamo fatto molto bene il nostro perché siamo sempre stati fiduciosi nelle nostre possibilità e nel nostro gioco. Oltre che della qualità delle nostre giocatrici. Se parliamo di rivelazione sono più d’accordo”.

Non ci fosse stata quella partenza allora che sarebbe successo?

Non lo so, ma anche dopo la prima vittoria e le altre 11 che abbiamo fatto abbiamo perso delle partite quindi è difficile dirlo. Siamo partite male perché abbiamo tre straniere e non 4 come tutte le altre squadre ed abbiamo mantenuto il gruppo di italiane che ha vinto la A2 nella passata stagione. Ed il calendario nelle prime sette giornate ci ha messo davanti Bologna, Schio, Venezia, Ragusa e Geas.  Quindi dovevamo tutti abituarci ad un nuovo campionato. Dopo la vittoria larghissima a San Martino di Lupari (42 ad 86) abbiamo preso quella fiducia che solo le vittorie sanno dare. E le ragazze hanno fatto un lavoro straordinario di crescita quotidiano che ci ha portato ai play off. Il giorno dopo quella partita sentivo le ragazze in palestra che facevano i conti “Allora quanti punti ci servono per arrivare ottave adesso?” mentre tutti gli esperti ci davano retrocesse o comunque certamente nei play out”.

Il vostro modo di giocare è cambiato rispetto allo scorso anno?

No. Io amo una squadra aggressiva, che sappia pressare e veloce, che tenga ritmi alti con tanti possessi. Siamo state la squadra che nel corso della stagione regolare ha forzato più palle perse alle avversarie, il che ci ha consentito di ripartire in velocità e di sopperire in questo modo a qualche carenza tecnica rispetto ad altre. All’inizio abbiamo fatto un po' di confusione, anche le americane non si erano adattate subito. Poi una volta capito il sistema le cose son venute meno difficili perché ci siamo convinti e convinte che il nostro gioco funzionava anche al piano superiore”.

Ed ora primo turno con la Virtus Segafredo Bologna: pronostico chiuso?

Ecco ora sarebbe il momento di fare quel miracolo. Ma se dicessi che vinciamo noi sarei presuntuoso. Ma…c’è un ma e cioè noi stiamo molto bene fisicamente e psicologicamente dunque andiamo a giocare con una squadra più forte – e sì il pronostico è chiuso – senza ansie o patemi d’animo. Lavoreremo sulle situazioni più che sulle individualità di Bologna perché se così fosse non finiremmo mai, sono tante e tanto brave. Siamo pronte”.

Cosa ha imparato da questo primo anno da capo allenatore dinA1 femminile?

Sì è il mio primo anno da capo allenatore con le donne ma ho un po' d’esperienza nel maschile e sono stato assistente di un Maestro come Mirco Diamanti. Che mi ha insegnato a cercare di creare quel meccanismo virtuoso nel quale dentro una squadra ognuna si sente importante come le altre. E ho imparato ad osservare sempre le mie giocatrici. La facci con cui arrivano in palestra, il modo in cui si parlano tra di loro, gli sguardi, le occhiate. E ad intervenire se credo ci sia un problema senza aspettare che si risolva da solo. Ecco in questo sono diventato interventista perché se lasci che le cose vadano da sole non è detto che sempre vadano bene. La comunicazione con le ragazze lo trovo un aspetto fondamentale, al di l delle questioni tecniche”.

Qual è la cosa che le piace tantissimo della sua squadra?

Ce ne son tante. Mi piace moltissimo la nostra capacità di pressare e difendere aggressive. Ma poiché sono convinto che le squadre vere si vedano dalla voglia di passarsi la palla, quello che mi è piaciuto quest’anno delle mie giocatrici è la disponibilità a giocare insieme. Non a caso spesso nei nostri tabellini ci sono 4,5 o 6 giocatrici in doppia cifra”.

A parte voi con la Virtus Bologna, come andranno gli altri quarti di finale?

Le tre più forti secondo me vanno avanti, Venezia e Schio. La sfida più interessante credo che sarà quella tra Sassari e Geas. A parte noi appunto…