Il basket piemontese dice NO al bullismo

07.03.2021 08:41 di Emiliano Latino   vedi letture
Il basket piemontese dice NO al bullismo

Prenderà vita domenica 7 Marzo iniziativa congiunta delle squadre piemontesi di A2 e delle loro avversarie che si stringeranno in un forte abbraccio nella lotta contro il bullismo. Lo faranno in memoria del proprio conterraneo Michele Ruffino, a tre anni dalla tragedia che ha messo in ginocchio non solo una famiglia, ma l’intera collettività.
Le squadre piemontesi della Lega Nazionale Pallacanestro campionato di Serie A2 “Old Wild West” e le rispettive avversarie (Mantova e Verona) scenderanno in campo indossando una t-shirt celebrativa in ricordo del caro Michele. Un gesto dal forte impatto sociale ed emotivo, che ci si auspica possa essere preso ad esempio da altre realtà ad ogni latitudine, perché il bullismo va estinto ovunque. 
Il messaggio sarà recapitato in contemporanea sui parquet delle tre sfide in programma: Edilnol Biella e Novipiù JB Monferrato si affronteranno nel derby, mentre Reale Mutua Torino e Bertram Tortona saranno ospiti rispettivamente di Staff Mantova e Tezenis Verona
La commovente e struggente storia di Michele Ruffini è stata portata sulla scena nazionale dall’inchiesta di “Chi l’ha visto?” per non dimenticare un ragazzo ucciso dal bullismo nel febbraio di 3 anni fa. Il grido di aiuto di mamma Maria Catambrone Raso e della sorella Jessica Ruffino non può rimanere ancora inascoltato.
Il movimento “Frena il Bullo” è sempre a sostegno di “Miky Boys – Associazione contro il bullismo” ed è unica la convinzione che a livello mediatico sia fondamentale che la vicenda di questa famiglia non venga dimenticata per evitare di avere nuovi Michele da piangere.
È con queste premesse che prende corpo l’iniziativa di domenica 7 marzo, che raccoglie il grido d’aiuto lanciato da mamma Maria: “Giustizia per mio figlio Michele, aiutatemi. Non si può morire a 17anni per mano dei bulli. Faccio un’appello a chi può e deve intervenire: datemi risposte, sono tre anni che Michele non c’è più e tutto tace. Faccio una domanda. Se fosse stato vostro figlio?”. 

Rivalità sportiva e classifiche a parte, i club promotori di questa battaglia contro il bullismo giocheranno tutti per lo stesso risultato, consapevoli che uniti si vince. Ecco le testimonianze:

Luca Infante, giocatore Staff Mantova: “Il bullismo è un fenomeno sociale purtroppo molto frequente nell’era moderna. Secondo me lo sport potrebbe fare tanto per cercare di aiutare sia le persone colpite che chi produce violenza. Insegnare a stare insieme in un gruppo soffermandosi sull’uguaglianza di tutti, rispettando la persona e le regole della convivenza comune, lo sport contro il bullismo!”.

Renato Nicolai, Amministratore delegato Reale Mutua Basket Torino: “Abbiamo subito aderito a questa iniziativa insieme alle altre società, speriamo che serva a portare ancora di più alla luce questo problema, ormai troppo presente nella società. Siamo contro il bullismo, in ogni sua forma. E’ un nemico terribile che insieme vogliamo e dobbiamo sconfiggere”. 

Alessandro Giuliani, General Manager Tezenis Verona: “Abbiamo accettato volentieri di appoggiare questa iniziativa. Lo sport deve farsi carico di lanciare messaggi forti come quello della lotta al bullismo, un tema da affrontare con la massima attenzione a tutti i livelli. Indosseremo delle maglie personalizzate prima della partita, in memoria di Michele Ruffino, unendoci in un simbolico abbraccio alla famiglia”.

 Ferencz Bartocci, General Manager Bertram Derthona Basket: “Miky é nei nostri cuori dall’istante che Corrado Neggia ha parlato con me e coach Marco Ramondino, raccontandoci la sua storia. Come Società siamo molto attivi per arginare e sconfiggere qualsiasi atto di bullismo, anche per quello che riguarda il mondo social. Simbolicamente ci sentiamo nuovi amici di Miky, lottando concretamente ogni giorno per un mondo migliore”.

 Giacomo Carrera, General Manager Novipiù JB Monferrato: “La storia di Miky è, purtroppo, l’esempio concreto di quanto questo problema sia radicato nella nostra società. Il nostro Club è da sempre attivo nel combattere il bullismo, soprattutto nelle sue nuove forme che stanno emergendo in questi anni con i social network. Il bullismo va sconfitto insieme, lottando giorno dopo giorno". 

 Corrado Neggia, speaker Edilnol Pallacanestro Biella: "Quello che in cuor mio provo contro il bullismo l'ho già espresso direttamente alla mamma di Miky, che considero un fratellino, come sono certo lo sia di tutti noi. Ringrazio il mio club, tutti indistintamente, per la consueta sensibilità. Ringrazio con vigore tutte le persone contattate che senza indugi hanno aderito ad un'idea che ora è realtà. L'unione fa la forza, bullismo non hai scampo".