Capo d'Orlando: dopo l'addio al ripescaggio, resta l'amarezza
Sfumato ufficialmente l'ipotesi di un ripescaggio in Lega A Dilettanti per il sodalizio legato alla vecchia Orlandina. La FIP e LNP hanno deciso di non ammettere un secondo club oltre ad Osimo al torneo che vedrà quindi una composizione diseguale nei due gironi.
Due pesi e due misure. Sarà un consumato luogo comune, eppure la sensazione che in talune scelte decisionali legate al mondo dello sport sempre più spesso contino il peso della politica e degli affari di consorterie ristrette è sempre più palese.
Duole sottolineare come il mondo della pallacanestro sembra voler ripercorrere le scelte compiute nel recente passato nel mondo del calcio, e ciò in disprezzo di meriti sportivi e principi di uguaglianza.
Un fatto di cui prendere atto, e confermato dalla decisione presa dalla Federazione Italiana Pallacanestro e dalla Lega Nazionale Pallacanestro che blocca l'eventuale secondo ripescaggio dopo la riammissione di Osimo al prossimo torneo di serie A Dilettanti.
Restano così 29 i team ammessi al torneo, divisi in modo diseguale tra i due gironi: 15 nel girone A, 14 nel girone B. Per superare lo scoglio del format del torneo e del calendario da omogenizzare in ottica della post season, si è deciso di optare per l'inserimento di un turno infrasettimanale.
E dire che tutto ciò nasce dalla mancata iscrizione in LegaDue della nobile decaduta Fortitudo Bologna a causa della sua esposizione debitoria, quindi ammessa nella Serie A Dilettanti a discapito dell'avente diritto Osimo. I marchigiani ricorrono alla Commissione Giudicante Nazionale che accoglie il ricorso ed a cui la FIP decide di non opporsi.
Stride il contrasto non soltanto con il mancato ripescaggo dell'ultima formazione ad aver presentato domanda, appunto Capo d'Orlando attraverso la Pallacanestro Nebrodi, ma anche con quanto successe nel passato torneo. Senza considerare che per il 2010-11 si è deciso di aumentare le formazioni partecipanti al torneo a 32 club (16 per girone). Tutto questo attraverso un'articolata riforma che ha portato all'aumento delle promozioni dalla serie B alla A Dilettanti e dalla serie C alla B Dilettanti.
Capo d'Orlando quindi continua a pagare gli effetti della esclusione dal passato torneo di massima serie al pari di Napoli che quest'anno tornerà a riassoporare il grande basket grazie all'ospitalità concessa alla Sebastiani Rieti. Nel dimenticatoio della giustizia sportiva, invece, sembra essere finito lo scandalo legato a false certificazioni legate alle iscrizioni recenti.
Come detto la giustizia non è uguale per tutti, e purtroppo il buonsenso non sembra rappresentare una dote diffusa in seno al mondo del pallone a spicchi. Amarezza a Capo d'Orlando, con la cittadina che aveva iniziato a cullare il sogno di ritornare a vedere il Pala Fantozzi gremito per vedere una gara di un torneo "pro" su base nazionale.
Giuseppe D'Amico