Mondiali Spagna 2014: la crisi del sistema delle wild card

I campionati continentali si avviano verso la loro conclusione. Con la disputa delle semifinali di Fiba Americas e l'inizio della seconda fase in casa Fiba Europe ci si accorge però che si stanno affacciando troppi nuovi protagonisti mentre le velleità di successo e popolarità della Fiba vengono rallentate dall'esclusione di alcuni grandi paesi.
Le attuali qualificate a Spagna 2014 sono: Usa, Spagna, Argentina, Portorico, Rep. Dominicana, Messico, Australia, Nuova Zelanda, Iran, Filippine, Sud Corea, Angola, Egitto e Senegal. Il torneo di Lubiana sta per indicare le sei che verranno dal vecchio continente. Toccherà alla Fiba assegnare quattro wild card, ma la platea dei richiedenti si è fatta, improvvisamente già troppo vasta. La più importante competizione internazionale sta per nascere monca se si guarda al rilievo di rappresentatività delle nazioni popolose e non al diritto sportivo (quello che si conquista sul campo). E ancora in Europa potrebbe rimanere fuori qualche grande della pallacanestro mondiale.
I volumi di pubblico si fanno con queste nazioni:
1) Cina: squadra rivelatasi debole e mal costruita, incapace di sfruttare l'effetto olimpiadi di Pechino e al grande popolarità portata da giocatori come Yao Ming;
2) Brasile: grande paese che si è presentato a Caracas con una squadra troppo rimaneggiata ma che, ritornate le sue stelle NBA è competitiva con in più il must di essere il paese ospitante le le Olimpiadi del 2016;
3) Russia: immaginare un Mondiale senza la Russia, è possibile? la squadra ha subito la pessima gestione nata dalle lotte intestine che hanno portato all'allontanamento di coach Katsikaris poco prima del via di Slovenia 2013;
4) Nigeria: il più popoloso paese africano è fuori dai Mondiali ma anche qui la colpa è della gestione con troppi assenti tra i suoi big;
5) Turchia: il paese europeo con il tasso di sviluppo più elevato, attuale vice campione del mondo, zeppo di grandi giocatori anche NBA e organizzatore dell'ultima edizione dei Mondiali;
6) Canada: la nazione emergente che, dopo aver illuso tutti si è miseramente spenta a Caracas, dove ha messo in mostra diversi giocatori NBA a cui si aggiungeranno i nuovi talenti che già infiammano le platee USA (Anthony Bennett e Andrew Wiggins);
7) Gran Bretagna: l'assenza di Luol Deng si è vista, a Lubiana, e il mancato superamento della prima fase è uno smacco per la Fiba che tanto si è spesa per portare la popolarità della pallacanestro ad alti livelli nel paese.
8) Slovenia 2013: l'Italia nel 2006 era stata una delle prime nazioni a usufruire della wild card. Niente è ancora scritto, ma già la posizione della Grecia, l'unica nel girone F a partire con due sconfitte, vale già una riflessione. Le sei altre squadre storiche sono: Italia, Serbia, Francia, Croazia, Spagna, Lituania. Una quindi è già di troppo, ma da dietro avanza la spinta di paesi come Ucraina, Slovenia e Finlandia che, sul campo, hanno dimostrato che il blasone è una cosa che non va in campo e non vince due punti a tavolino.
Si prospetta un inverno difficile per le scelte che inevitabilmente dovrà fare la Fiba con le wild card.