Serie B - Blacks Faenza, a Rieti il primo atto della finale

Giacomo Siberna
Giacomo Siberna

Tutto è pronto per la finale play off tra Real Sebastiani Rieti e Blacks Faenza che premierà la vincitrice con l’accesso al concentramento di Ferrara (16/18 giugno) dove in palio ci saranno le due promozioni in serie A2.

Il primo atto della sfida si giocherà domenica alle 18 al PalaSojourner di Rieti, campo su cui si terrà anche gara 2 martedì alle 21. Le date e gli orari delle sfide casalinghe dei Raggisolaris saranno comunicate non appena si conoscerà la disponibilità del PalaCattani, al momento hub per i faentini colpiti dall’alluvione ed evacuati dalle loro abitazioni.

La gara sarà trasmessa in diretta streaming a pagamento su LNP Pass, ma a Rieti saranno presenti anche molti faentini, organizzatisi per non far mancare il loro sostegno alla squadra in questa storica finale.

L’AVVERSARIO L’atto finale del tabellone 3 dei play off non poteva che essere quello tra Real Sebastiani Rieti e Blacks, ennesimo capitolo di una sfida infinita. Il testa a testa è infatti durato per tutta la stagione e ha visto le due squadre lottare in campionato per il primo posto e affrontarsi in semifinale di Coppa Italia, con l’esito che è sempre stato a favore dei sabini.

Questa volta la posta in palio sarà altissima: la squadra vincitrice si qualificherà al concentramento di Ferrara del 16/18 giugno dove in palio ci sarà la promozione in serie A2.

La Real Sebastiani si presenta alla finale dopo aver battuto 3-0 Sant’Antimo. La forza di Rieti, oltre alla qualità del roster, è nelle lunghe rotazioni come si è visto nei play off dove tutti sono stato utili ed inoltre il turnover dei senior che costringe coach Dell’Agnello a mandarne in tribuna due ad ogni partita, ha permesso anche di dosare le energie in vista della finale.

La guardia Marco Contento, ad esempio, ha giocato due sole gare come il play Alessandro Piazza, l’ala Nicola Mastrangelo e il pivot Alessandro Paesano, quartetto che sarebbe titolare in qualsiasi squadra di serie B. Il centro Ferdinando Matrone è stato invece impiegato in un solo match. Gli unici senior ad essere stati convocati in tutte le partite sono stati Tomasini (miglior realizzatore di Rieti nei play off con 17 punti di media), Chinellato (secondo con 16.3), la guardia Franko Bushati e il pivot Giordano Pagani, ex di turno che sta trovando sempre più spazio nelle rotazioni.

Protagoniste nella serie con Sant’Antimo sono state le ali under Alessandro Ceparano e Lorenzo Piccin (10.3 punti di media) confermatesi importanti punti di forza della squadra.

Ampio minutaggio lo hanno avuto anche il playmaker Gianluca Frattoni, il pivot Samuele Valente e la guardia Alessio Mazzotti. Under che si sono fatti trovare pronti quando sono stati chiamati in causa.

IL PREPARTITA “Questa finale arriva dopo un percorso molto positivo che abbiamo intrapreso ad agosto e che ci ha permesso step dopo step di crescere e di unirci sempre di più raccogliendo importanti risultati – sottolinea coach Luigi Garelli – come la vittoria per 3-0 in semifinale con Ruvo di Puglia.

Le motivazioni non ci mancano e il pensiero di poter regalare ancora una piccola gioia ai faentini in un simile momento sarà uno stimolo ulteriore. La scorsa settimana abbiamo aiutato le persone materialmente e ora possiamo farlo ancora una volta sul campo giocando a pallacanestro, come abbiamo già fatto contro Ruvo di Puglia.

Siamo pronti a giocare la finale contro una squadra forte come la Real Sebastiani Rieti e fondamentale sarà sapere che incontreremo grandi difficoltà e che dovremo trovare sempre la soluzione giusta per farci trovare pronti, ma senza dimenticare che se siamo arrivati a questo punto della stagione vuole dire che anche noi abbiamo grandi qualità.

Rieti è stata costruita per salire in A2 e non lo ha mai nascosto ed infatti ha un roster di valore con tante soluzioni tattiche e quindi bisognerà essere ancora più determinati nell’interpretare bene le partite rispetto a quanto lo siamo stati contro di lei in campionato e in semifinale di Coppa Italia. In quelle occasioni abbiamo dimostrato che possiamo competere e tenerle testa, ma occorrerà una ulteriore crescita dal lato mentale e tattico. Mi aspetto partite combattute dove ogni episodio potrà fare la differenza e servirà grande concentrazione. Le tre sconfitte in stagione non ci demoralizzano, anzi, devono essere ben analizzate per farci essere ancora più pronti.