Mannion, Della Valle, Pajola ma anche Niang e Toté: chi sarà il miglior italiano della Serie A 24/25?

Tra volti noti e novità assolute, anche quest'anno nella Serie A Unipol 2024/25 si sono messi in mostra cinque italiani in modo particolare, ossia i candidati al premio Best ITA of the Year – Fastweb. In corsa per il titolo ci sono Amedeo Della Valle, Alessandro Pajola, Nico Mannion, Saliou Niang e Leonardo Toté.
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Amedeo Della Valle – Germani Brescia
L'etica del lavoro della guardia piemontese è da studiare e insegnare in tutti gli istituti, perché sapersi reinventare stagione dopo stagione e risultare ugualmente decisivo non accade per caso. Il classe 1993 è uno dei simboli della Germani Brescia, ama i tifosi tanto quanto loro amano lui e come loro è pronto a lasciare fino all'ultima goccia sul parquet pur di conquistare la vittoria; infatti, l'annata spettacolare dei biancoblu è anche merito del sacrificio di chi, come lui, mette i colori che indossa prima di qualsiasi altro obiettivo a cui arrivare. Nella rincorsa verso il podio della regular season della Serie A Unipol, il nativo di Alba ha registrato 15.8 punti, 3.4 assist, 2.9 rimbalzi e 16.3 di valutazione in 29.3 minuti di media.
Niccolò Mannion – EA7 Emporio Armani Milano
Arrivato sotto l'ombra del Duomo dopo l'esperienza varesina, il playmaker di origine senese ha dettato il ritmo del quintetto meneghino con estrema accuratezza, mettendosi sulle spalle il gruppo nei momenti di maggiore tensione. Il prodotto di Arizona University si è preso il suo spazio partita dopo partita, consapevole di avere al suo fianco un gruppo formato da giocatori con esperienza internazionale da vendere e palmarés di tutto rispetto; ciò lo ha portato ad elevare il suo gioco, a entrare nella mente dei compagni per leggere ogni loro intenzione sul parquet e metterli nella migliore condizione possibile. A supportare la sua stagione ci pensano i numeri: 10.7 punti, 3.6 assist, 2.1 rimbalzi e 11.2 di valutazione in 23.3 minuti a partita.
Saliou Niang – Dolomiti Energia Trentino
Crescere e diventare un elemento su cui fare affidamento, questo è stato lo spirito del classe 2004 che nel corso della straordinaria stagione disputata dalla compagine trentina ha imparato come essere la persona giusta al momento giusto, diventando imprescindibile per coach Galbiati. Il nativo di Dakar ha saputo garantire freschezza al quintetto bianconero, ma allo stesso tempo ha capito quale tipo di impatto potesse dare in uscita dalla panchina; la sua performance da protagonista nella Frecciarossa Final Eight 2025 è stata il simbolo di una consacrazione proseguita in campionato, dove ha toccato picchi di pallacanestro che in pochi si possono permettere. Le sue cifre in regular season parlano di 8.1 punti, 5.0 rimbalzi, 1.4 assist e 8.8 di valutazione in 20.4 minuti di media a partita.
Alessandro Pajola – Virtus Segafredo Bologna
Non stupisce trovare il suo nome tra i migliori ogni settimana, così non stupisce trovarlo anche tra i candidati al premio di miglior italiano della stagione, considerando il suo impatto sul parquet e l'innata capacità di svoltare le partite alla squadra felsinea. Il nativo di Ancona è stato ancora una volta protagonista di un campionato giocato ad altissimi livelli sui due lati del campo, questa volta con maggiore consapevolezza nei propri mezzi e con un'affermata leadership che lo ha reso la voce del coach sul parquet; la “fame” mostrata dal classe 1999 si è rivelata un pericolo per gli avversari, ciò ha permesso ai bianconeri di compiere una grande rincorsa verso il primo posto rinnovando il proprio status in vista degli imminenti LBA Playoff Unipol 2025. In stagione sono arrivati una media di 5.6 punti, 5.0 assist, 2.7 rimbalzi, 1.4 recuperi e 8.7 di valutazione in 21.0 minuti.
Leonardo Totè – Napoli Basket
Lo spavento iniziale delle undici sconfitte consecutive non ha scalfito però il nativo di Negrar, diventato simbolo della resilienza partenopea disputando la miglior stagione della sua carriera, aiutando notevolmente i campani a raggiungere la salvezza. Il lungo veneto si è dimostrato un vero osso duro sotto le plance, ma allo stesso tempo anche il valore aggiunto in fase offensiva dove ha trovato una dimensione tutta sua tanto nel pitturato, quanto dai 6.75 metri; la costanza messa in atto sul parquet, lo ha aiutato a consacrarsi come leader del quintetto di coach Valli e come eroe agli occhi degli spettatori che hanno riempito i seggiolini della Fruit Village Arena. Le sue medie stagionali ci dicono: 14.0 punti, 6.0 rimbalzi, 1.2 assist, 1.1 stoppate e 17.3 di valutazione in 26.0 minuti.