A2 - Torino, Moretti: «Ripartiamo da Schina e Severini. Taylor? Si è preso del tempo»

Intervistato da Tuttosport, il coach della Reale Mutua Torino Paolo Moretti ha fatto il punto sul mercato. «Avrei voluto che della squadra che ha appena terminato la stagione rimanesse un gruppo più consistente. Ma non c’è stata la possibilità per una serie di ragioni. Se ci fossimo accordati con Taylor sarebbe stato logico rimanesse Montano. E anche Gallo. Ma così non è stato. E allora bisognava partire daccapo. Questo è stato il motivo per cui mi sono preso del tempo per decidere se rimanere a Torino. Poi però è contato tanto il fatto che qui ci sono persone che mi stimano e che rispettano il lavoro e il percorso che abbiamo intrapreso. In più ci sono i presupposti per far crescere un progetto. Per allestire la squadra abbiamo comunque un ottimo punto di partenza: sotto contratto, infatti, abbiamo Schina e Severini. Mentre stiamo chiudendo le trattative con Ghirlanda e Osatwna».

Come sarà la prossima Torino. «Sarà un puzzle che si comporrà strada facendo. Noi non abbiamo un budget che ci permette di prendere giocatori a piacimento. Abbiamo però risorse per allestire una squadra interessante, che deve avere il giusto equilibrio tra gioventù ed esperienza, che abbia entusiasmo e che sia ambiziosa. Il prossimo step sarà completare il gruppo degli italiani. Matteo Ghirlanda, che è giocatore per me fondamentale, sarà l’11º perché bisognerà vedere quando avrà recuperato dall’infortunio. Potrebbe essere pronto per scendere in campo tra novembre e febbraio. Si intuisce che in mezzo c’è quasi un campionato intero. Il decimo sarà, invece, il giovane Kesmor Osatwna, che ha fatto molto bene nel finale di annata. Con la conferma di Schina di certo non avremo un play statunitense. E il pacchetto lunghi sarà tutto nuovo. Ci sono tante situazioni importanti che stiamo valutando. Nel caso dovessimo chiudere con giocatori italiani valuteremmo anche una soluzione con due esterni stranieri».

Taylor inarrivabile. «Al momento sì. Si è preso del tempo perché, come sue testuali parole, “vuole conoscere il suo valore sul mercato”. A quel punto farà le sue considerazioni. Ma noi non potevamo aspettare che lui prendesse una decisione».