live

A2 - Trapani Shark, Antonini: "I giocatori sanno che non si scherza più"

LIVE A2 - Trapani Shark, Antonini: "I giocatori sanno che non si scherza più"

Giornata importante in casa Trapani Shark: oggi alle 12 il club di Valerio Antonini presenterà alla stampa Andrea Diana, coach scelto dopo l'esonero di Daniele Parente a seguito del -32 in Coppa Italia. A Diana - ex capo allenatore di Brescia e negli ultimi anni assistente allenatore di Sergio Scariolo alla Virtus Bologna - il compito di portare questa squadra alla promozione in Serie A. Nel mentre si attendono anche sviluppi sul mercato, che porterà nel roster almeno un nuovo giocatore per il rush finale. Intanto oggi alle 12 parlerà, oltre a Diana, anche il presidente Valerio AntoniniDI SEGUITO GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA.

Antonini: "Sono particolarmente contento di avere il piacere di introdurre il nuovo coach del Trapani Shark, Andrea Diana, che ho conosciuto personalmente in questi giorni e che mi ha convinto immediatamente che fosse la persona giusta per portare avanti questo progetto. Che ha un solo obiettivo: quello della Serie A. Ringrazio Daniele Parente per il lavoro svolto a Trapani, sia prima che durante la mia presidenza. Ma oggi inizia un nuovo percorso, ora ci dobbiamo concentrare su questo".

Diana: "Ci tengo a ringraziare la società Trapani Shark per l'occasione e la fiducia. In particolar modo il presidente Antonini, del quale ho subito apprezzato la sua grande determinazione. Ho grande rispetto per il suo impegno nel basket, di questi tempi è sicuramente qualcosa da apprezzare. Dal punto di vista umano sono dispiaciuto per quello che è successo a Parente, persona che conosco da tempo. Ma nel mondo dello sport ci sono urgenze che comportano decisioni, e spesso noi allenatori ci troviamo in mezzo: è successo anche a me dall'altra parte. C'è soltanto da andare avanti e aspettare un'altra occasione come l'aspettavo io. Mi sento molto determinato e motivato, cercherò di portare la mia esperienza, la mia passione per il basket. Cercherò di trasmettere questa passione ogni giorno, è il lavoro quotidiano che ti permette di raggiungere quel traguardo tanto ambizioso che ha questa società. Sono molto emozionato. Ho avuto un buon impatto con la squadra, il mio intervento sarà cauto. Quando entri in corsa devi entrare un po' per volta nel sistema della squadra. Però l'obiettivo è quello di arrivare pronti nel momento clou della stagione. Piano piano cercherò di introdurre chiaramente qualcosa di mio nel sistema di gioco della squadra".

Diana: "Impatto con la squadra positivo, sono stato accolto bene dai giocatori. Quando si cambia c'è sempre un po' di choc all'interno della squadra, per questo entrerò in modo cauto. Ci sono da fare tante cose per arrivare ai playoff, le introdurremo un po' per volta. Il lavoro da fare è tanto e andrà fatto in questo lasso di tempo da qui ai playoff. L'obiettivo è arrivare tecnicamente, mentalmente pronto per i playoff".

Diana su Daniele Parente e il coaching staff. "Ho grande rispetto per Daniele, come collega e persona. Prima che la notizia diventasse ufficiale l'ho chiamato perché pensavo fosse giusto fossi io ad avvisarlo che sarei arrivato qua. Mi è sembrata una forma di rispetto per lui, spero gli abbia fatto piacere la chiamata. L'avrei fatto con altri colleghi, purtroppo il nostro mondo è questo e ci sono cambiamenti continui. Per quanto riguarda la squadra, il vero feeling lo percepisci quando incontri le persone. Per fare più valutazioni più complessive ci sarà bisogno di tempo, anche per capire se c'è bisogno di qualche aggiustamento. A livello tecnico ho in mente il mio obiettivo finale, devo portarci la squadra un po' per volta".

Antonini: "Con Andrea sono stato chiaro con quelli che sono gli obiettivi. Ma se voi pensate che l'unico responsabile di quello che è successo è l'allenatore non ci capiamo. L'allenatore è purtroppo la parte più debole della catena sportiva di un team ed è quello che purtroppo paga sempre responsabilità in parte sua e in parte dei giocatori. Evidentemente se ho preso questa decisione insieme a Julio e Valeriano - e ci siamo trovati d'accordo su tutta la linea - è perché ci siamo resi conto che in questo momento serviva dare un cambio di passo a una squadra che da due mesi aveva smesso di fare basket a alti livelli. Abbiamo avuto l'apice a Roma, credo sia stata la peggiore partite che mi ricordi di una squadra così forte. Non potevo lasciare le cose in questa maniera. I giocatori sono stati uno a uno catechizzati sulle loro responsabilità. Sanno che adesso non si scherza più. Controlleremo tutto in maniera maniacale, e come con i giocatori anche con lo staff tecnico. Il coach deve essere da me protetto per creare le condizioni perché chiunque faccia parte della società si renda conto che la persona che ho nominato nuovo coach, ha la totale fiducia della società. E si devono tutti rendere conto di essere stati corresponsabili di quello che è successo".

Antonini sul mercato. "Abbiamo identificato già elementi prima di conoscere Andrea. Ma siccome mi fido molto di Andrea, aspetto che lui mi dia le ultime indicazioni in questi giorni che avrà contatto diretto con la squadra. Una volta che avrà superato questo primo scoglio ci sederemo e capiremo quali sono i giocatori che dobbiamo inserire, se dobbiamo inserire o se la squadra sta bene così. In questo momento preferisco sia lui a dirmi se e cosa dobbiamo fare.

Diana sul mercato. "Come ho detto prima è bene avere il feeling diretto con la squadra. Da oggi pomeriggio inizierò a fare un giro di colloqui individuali. Ieri mi sono riunito con staff tecnico, medico, preparatori. Ma ho bisogno anche di avere un rapporto diretto con i giocatori, parlarci testa a testa per sentire le loro impressioni, percepire i loro obiettivi e motivazioni. Quello lo percepisci quando ci sei davanti. Ho bisogno di qualche giorno per farmi un'idea complessiva su tutto. La fretta, per la scadenza del mercato, c'è ma bisogna ponderare bene le scelte e capire prima il materiale a disposizione"

Antonini su Stefano Gentile. "In questo momento aspetto che Andrea mi dica se e dove intervenire. Gentile è un grande giocatore, ma ho deciso di assecondare le indicazioni del coach. Se Andrea mi dirà che Stefano Gentile è il nome giusto proveremo a intavolare una trattativa. Altrimenti andremo su altri elementi. O se lui si renderà conto che la squadra va bene così, rimarremo così. Non possiamo mettere giocatori tanto per metterli. Bisogna fare valutazioni su quello che abbiamo, soprattutto vedere come un potenziale innesto possa servire e essere funzionale a quelle che sono le idee del coach".

Diana sulla pressione. "Chi come me è nel basket da giovanissimo, chiaro che giochi per vincere, per avere risultati. Ciò che mi spinge a essere qui adesso o aver deciso di fare questo lavoro, molto difficile, è la passione. Il desiderio di arrivare più in alto possibile, l'ambizione personale, l'emozione di vivere le partite. Il basket è una parte della mia vita. Vivo per queste sfide. Non direi la parola pressione, ma passione. La passione deve spingere tutti, mi auguro che tutta la città di Trapani ci spinga con tutta la loro passione. Per ottenere un risultato importante c'è bisogno che tutti portino energia. Dovremo essere noi i primi a passargliela, ma anche la città deve trasmettere energia alla squadra, di avere voglia di competere contro le migliori squadre d'Italia".