Xavi al Barça, Sergio al Real, Ergin alla Virtus: ci attende una calda estate?

22.02.2023 08:55 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Xavi al Barça, Sergio al Real, Ergin alla Virtus: ci attende una calda estate?

Brescia e Malaga hanno inconsapevolmente dato inizio, con le loro vittorie in Coppa Italia e Copa del Rey, a un lungo logoramento all'interno di alcuni club che vanno per la maggiore in EuroLeague che potrebbe sfociare la prossima estate in un tourbillon di cambi di panchine. Fantabasket? Forse.

Capirete facilmente che a Milano come a Bologna, a Barcelona come a Madrid con quattro mesi di competizioni avanti, una Final Four da raggiungere (almeno per le squadre spagnole) e anche un titolo nazionale da assegnare le dirigenze stanno zitte, coperte e allineate: i conti si faranno alla fine, ma le armi si affilano per tempo.

Ma è probabile che nemmeno la vittoria dell'EuroLeague possa salvare la panchina a Jasikevicius, in scadenza di contratto, e a Chus Mateo che la Copa del Rey, con il budget che ha avuto a disposizione (il primo d'Europa) contro Malaga non avrebbe dovuto perderla mai e poi mai.

Nell'ora della sconfitta non si esaltano più le qualità dei coaches, ma si mettono in rilievo difetti e situazioni negative cronicizzate. Per Jasikevicius le difficoltà di relazione con diverse persone dello staff e dei giocatori, per Scariolo le polemiche a distanza con Belinelli, tanto per fare due esempi.

E' sparita dai radar la Turchia, piegata da un terremoto di proporzioni bibliche. Ma all'Anadolu Efes pare si siano resi conto che un ciclo è finito: Micic a fine stagione andrà finalmente negli USA, Larkin sembra in calo definitivo, Beaubois ha i suoi anni, Clyburn si pesta i piedi con le guardie.

Ataman potrebbe, secondo rumors turchi, stare già guardando all'Italia perché se Zanetti dovesse concedere l'uscita anticipata a Scariolo dall'ultimo anno di contratto per ritornare al Real Madrid, per vincere l'EuroLeague ha bisogno di un coach ovviamente "vincente" e Obradovic non si muoverà da Belgrado.

E perdurando in estate il blocco alle squadre russe a causa della guerra, potrebbe essere la volta buona che lo Zenit - pur a malincuore - liberi dal contratto Xavi Pascual. Siamo certi che il direttore sportivo Juan Carlos Navarro sa già in cuor suo cosa dovrebbe fare...

Per chiudere il cerchio, diranno i lettori più attenti, a questo punto Sarunas dovrebbe arrivare a Milano. Così non sarà: Armani non lo conosce, lui non ha mai giocato in Italia, e se la stampa spagnola lo trova spocchioso e arrogante, non è certo un bel biglietto da visita. Ed il coach attuale non si dimette e non ne ha motivo, vista la fiducia di cui gode.

Invece è la stampa amica di Messina, quella italiana, che sta iniziando una riflessione sui perché di una stagione dell'Olimpia di cui sta cominciando a circolare la definizione fallimentare. Il tarlo pare individuato nel doppio ruolo di controllore e controllato di Ettore in questo ruolo all'americana di coach e basketball operations president di cui non esiste traccia nella cultura cestistica europea.

E che in estate potrebbe far chiedere alla proprietà la nomina di un presidente operativo (Dell'Orco ci perdonerà, ma fino ad oggi è stato poco partecipe e ancor meno incisivo). Al che la suggestione che darebbe continuità a questa ultima gestione tecnica della squadra potrebbe essere Messina presidente e Fioretti capo allenatore. Come Pat Riley ed Erik Spoelstra. Un bel po' di aplomb in campo e un bel po' di rilassamento collettivo nello spogliatoio che non guasterebbero nell'ambiente Olimpia.