Shawn James dalla sparatoria dell'Università al successo europeo

Fonte: www. pallarancione.it
Shawn James dalla sparatoria dell'Università  al successo europeo

(Enrico Campana) - Cuore italiano. Continua la  grande generosità delle squadre italiane in Euroleague. Il fortunato match con l’Armani consentì la scorsa settimana a Sasha Vujacic  di migliorare i due record più significativi per un cestista, punti e valutazione e di fregiarsi del titolo di MVP della settimana. Per non essere da meno in tutto quello che fa Milano (e viceversa), la Montepaschi ha beneficiato da parte sua Shawn James confermando il cronico problema di un centro di levatura internazionale. Lo si è visto nella soffertissima vittoria col Maccabi, però c’era Moss a prendere 9 rimbalzi perché quest’anno la scelta è caduta sul croato Mario Kasun, un  notevole potenziale tecnico mai espresso per il carattere, il quale divide il ruolo con Benjamin Eze in fase di recupero per l’operazione al ginocchio. Il black-hole è insomma sempre sotto il canestro, in compenso fa leva per il suo pick and roll sui tiratori perimetrali, il  miglior tiratore (e percussore) dell’Euroleague, Bum-Bum Brown   che contro gli israeliani non è stato all’altezza, Kemp (fuori squadra), Kangur (4 bombe che hanno evitato il break) Moss e Daniel Hackett  che è stato il co-match-winner del rilancio, sotto di 6 punti, segnando i tiri da 3 assieme al bolzanino Tomas Ress il quale ha concluso sorprendentemente  l’operazione inventando i canestri finali segnalandosi un  po’ come il  Lavrinovic delle Dolomiti, anche se ormai  i 30 son passati come dimostrano le punte dei capelli imbiancate.

Fino a poche settimane fa Shawn James (29 anni, 2,08), nessuna parentela con l’icona del basket LeBron James che è di Akron, Ohio,  lui è di Brooklyn, il quartiere degli immigrati dall’Europa, era considerato un personaggio minore. E credo che nessuno abbia raccontato la sua storia, dopo aver ricordato che venerdì sera ha giocato nel palazzetto senese come “The Chosen”,  finendo con una doppia-doppia (una rarità nell’Euroleague) che certamente gli varrà l’attenzione di qualche squadra della NBA. Vale a dire 22 punti, 12 rimbalzi, 9/9 da sotto ( uccellando con l’arresto e finta quel mollaccione di Kasun..) , 4/5 dalla lunetta, 2 assist, 1 recupero per 29 minuto. Una prova 2-3 volte al di sopra delle sue medie,  anche se quest’anno è passato fra i titolari ma con 16 minuti per gara, 9,9 punti (67% , la tecnica lo aiuta, idem dalla lunetta con l’87%), 5,4 rimbalzi, E’ anche uno che, come si è visto a Siena, che non perde mai la palla (0,6 per gara!)  e soprattutto  la testa, dopo la terribile esperienza che ha  vissuto con l’ ex compagno di Università Aaron Jackson, giocatore del Cska,  di cui racconterò  più avanti.  Fortuna che a Siena non si è visto il micidiale stoppatore, perché Shawn nel 2005-2006 è stato “Mr.Block” quando finì la stagione col record NCAA di 196  stoppate, ben 6,3 a partita.

Troppo filiforme per  la NBA, forse  l’ha portato in Europa (per il  Bnei Sharon, il suo primo e unico club professionistico dove si è fatto notare con 13,1 punti di media e la  chiamata, l’anno scorso, dal Maccabi e una  prima stagione da panchinaro, con 2,6 punti (44% nel tiro e 67% dalla lunetta) e 2,4 rimbalzi. Ma David Blatt l’ha seguito, migliorato, e non ci ha pensato due volte a rinunciare a Schortanitis per farne il centro titolare assieme a Lior Elyau, ed è lui la vera novità di questo Maccabi che ha perso negli ultimi due anni giocatori importantissimi, basta vedere l’esplosione di pochi giorni fa nella NBA di Jeremy Pargo con l’assenza di Irving nei Cavs, ma resta sempre anche una delle principali pretendenti alle Final Four anche se fino ad ora ha deluso Kaner-Medley, l’ala tiratrice americana, come si è visto anche a Siena.

Non so se i miei colleghi hanno parlato questa settimana, prima o dopo la gara, o anche in passato della sparatoria del folle studente entrato nel’Università di Duquesne (Pittsburg)   il 20 settembre del 2006 con l’intenzione di fare una strage. Accompagnato da altri due amici, entrò nella sala del corso di danza e ferì  ben 5 giocatori della squadra di basket, uno dei quali era Shawn James. Un compagno fu ferito gravemente al capo,  Aaron Jackson, il più giovane con i suoi 20 anni (ex giocatore della Virtus Bologna prima di farsi un nome nel basket europeo), intuito quello che stava succedendo riuscì a scappare, e Shawn James nonostante un proiettile nel piede si salvò grazie a una corsa commovente per il campo da calcio. Rimossa la pallottola, tornò a giocare e finito l’anno e gli studi alla Duquesne nessun club professionistico decise di scommettere con quel ragazzo tanto dotato che nella sua carriera può vantare anche ben 5 triple-doppie (punti, rimbalzi-stoppate), un primato da centro di prima grandezza. Ma la vita gli sta restituendo in parte quello che gli aveva tolto, e l’esplosione di Siena riesce a dare un po’ di vitalità a una Euroleague per ora non esaltante, che ogni anno  deve contribuire con  5-6 giocatori alla maggior gloria della NBA. Ma è una bella tirata d’orecchie per le nostre squadre che hanno bandito i  general manager e abboccano all’amo degli agenti e non rischiano più, come una volta, a cercare nel sommerso americano, cercano il globetrotter col passaporto comunitario. Forse i giornalisti dovrebbero cominciare a scriverlo, e anche a conoscere le storie di chi arriva in Europa, e non cavarsela col solito ritrattino dove si presenta il giocatore per gli hobbies preferiti, non come persona, descrizione tecnica,  nel suo contesto scolastico.

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°MVP Settimanale Euroleague – 1° g: Emir Preldzic (Slo, Fenerbahce),  Z.Planinic (Khimki); 2.a g: Sonny Weems (Usa, Cska Mosca); 3.a g : R.Fernandez (Spa, Real Madrid), F.San Emeterio (Spa, Caja Laboral); 4.a g: Bobby Brown (Usa, Montepaschi) ;5a g: Blake Schilb (Usa, Elan Chalon); 6.a g: Sasha Vujacic (Cro, Efes); 7a g: Shawn James (Usa, Maccabi). MVP mensile: ottobre, S.Weems (Cska)