Luigi Lamonica: lo stato dell'arte del mondo arbitrale

Luigi Lamonica: lo stato dell'arte del mondo arbitrale
© foto di fip.it

Nell'intervista concessa dal Commissioner FIP del mondo arbitrale Luigi Lamonica a Tuttosport, il designatore fa un excursus sulla realtà arbirale italiana e internazionale. Le sue considerazioni.

Italia. "Gli arbitri nazionali sono 230, divisi fra 33 in Serie A, circa 72- 74 in A2, il resto di Serie B. Siamo un po’ anziani però stiamo lavorando su molto sul reclutamento grazie a tutti i presidenti regionali Fip che ci hanno dato una grandissima mano a contattare le società, e ai mezzi economici stanziati dalla Fip. Quest’anno abbiamo 1906 nuovi arbitri, se si considera che ne avevano meno di 3000 nel 2022 è un bel passo. Il lavoro difficile ora è il mantenimento, abbiamo sempre sofferto soprattutto nel primo anno, quando la percentuale di abbandono è spesso di circa il 30-40%. Ma la federazione investe molte riserve, io ho fatto un appello ai 230 arbitri: se ognuno si prende 10 nomi in agenda, chiama ogni settimana per sapere come va, dando consigli, se facciamo sentire la nostra attenzione tutto andrà meglio."

Pescare nuovi arbitri tra i giocatori, giovani o meno. "È bene avere ragazzi che hanno una storia cestistica, che giocano. Il nostro è uno sport complicato e i regolamenti cambiano spesso. Avere un giovane che conosce spazio-tempo, piede perno, le norme, aiuta. Un giocatore conosce meglio il gioco, fa una lettura più veloce, corretta. Se i nuovi corsisti crescono e fanno esperienza di 2-3 anni, recuperiamo tempo e possiamo inserirli prima nelle partite che contano. Abbiamo inoltre tolto i limiti di età a tutti i campionati, concediamo ai giovani di giocare in una categoria di base tipo promozione. E se a un ragazzo di 20-21 anni che lascia per motivi fisici o altro diamo la possibilità di arrivare presto a una serie nazionale è un vantaggio. Noi non siamo in concorrenza con i club, possiamo aiutarli a far crescere meglio i giocatori, fin da piccoli attraverso la conoscenza delle norme e dei fondamentali. Deve crearsi un sistema virtuoso. Ai tempi della medaglia olimpica avevano 15-17 arbitri di Eurolega, un movimento solido e florido. Adesso sono 3 gli arbitri in Eurolega e Mazzoni e Attard in Fiba hanno fatto i mondiali, Baldini la finale dell’Euro femminile."

Arbitri EuroLeague penalizzati. "Non possono arbitrare manifestazioni internazionali Fiba. Se ne parla da tanto, per l’Eurolega avere un presidente come Bodiroga e per Fiba Europe Garbajosa credo e spero siano l’occasione di riavvicinamento. Si tratta di avere ovunque il meglio in campo, per la qualità del gioco, che a livello professionistico diventa anche dello spettacolo."

Arbitro al femminile: ce n'è una in serie A. "Sì il problema è simile al reclutamento per le giocatrici. Silvia Marziali è anche arbitro Fiba, è dottore nell’Aeronautica e finita la formazione nel suo lavoro ora dovrebbe arbitrare anche a livello internazionale le competizioni maschili. Può essere un esempio per le ragazze. A livello giovanile abbiamo risultati buonissimi, anche se su numeri non grandi."

La FIBA chiede un gioco più pulito. "Il gioco è sempre più fisico, i giocatori più veloci, ma il campo è sempre lo stesso. I nostri formatori hanno iniziato a dire che gli arbitri devono fischiare tutto. Dobbiamo essere insegnanti dei giocatori su movimenti e regole. Se permettiamo gioco duro nelle giovanili è un problema, dobbiamo insegnare cosa sia legale e cosa no. È stato richiesto da allenatori. Cerchiamo di fare cambiamenti sulla meccanica dei nostri movimenti, sui triangoli di competenza. Speriamo che l’anno prossimo sia concesso il triplo arbitraggio in B, dove il gioco è troppo fisico."