NBA - Patrick Beverley si è sentito preso in giro dai Clippers

Nel luglio 2019, Patrick Beverley aveva siglato il miglior contratto della sua carriera: un'estensione di tre anni con i Clippers per $ 40 milioni. Due anni dopo, nella primavera del 2021 dunque, il playmaker non ha trovato un nuovo accordo con il franchise californiano.
"Quando Lou (Williams), Trezz (Montrezl Harrell) ed io siamo arrivati ai Clippers, non eravamo Blake Griffin, DeAndre Jordan, Chris Paul o JJ Redick, non era la nostra epoca", ricorda Pat nel podcast di Redick in riferimento a "Lob City", il ciclo precedente il suo arrivo in California.
Perché era stato scambiato, con i suoi due compagni, durante l'estate del 2017 per inviare appunto Chris Paul ai Rockets per associarlo a James Harden.
A giugno, nel mezzo della Finale di conference contro i Suns della scorsa stagione e da playmaker titolare, aveva avviato le trattative per il rinnovo del contratto: "Un traguardo che la squadra non aveva mai raggiunto. E io, che sono qui dall'inizio, sto pensando a un prolungamento del contratto. Mi dico che sarà facile. Vado lì e mi dicono un importo che trovo al limite della presa in giro."
Salta tutto, nonostante la sua vicinanza al presidente Lawrence Frank e il suo affetto per il franchise. Beverley viene ceduto a Memphis per Eric Bledsoe. Lì, il GM Presti rinvia ogni scelta sul suo ruolo a dopo il training camp. Non giocherà con Ja Morant.
La cessione seguente ai Timberwolves, invece, sembra ben riuscita: la squadra sta veleggiando finalmente verso i playoff e Pat ha raggiunto una estensione di un anno per 13 milioni di dollari.