Toto Bulgheroni, gli 80 anni di Varese: «Patrimonio che si rinnova. Kastritis? Potrà lasciare un segno per diversi anni»

Toto Bulgheroni, gli 80 anni di Varese: «Patrimonio che si rinnova. Kastritis? Potrà lasciare un segno per diversi anni»
© foto di Ciamillo

Intervistato su QS e La Prealpina, il presidente dell’Openjobmetis Varese, Toto Bulgheroni, ha ripercorso la fondazione del club che ha compiuto 80 anni dalla sua nascita: “I padri fondatori, dal primo presidente Bettinelli a Magistri e Brusa Pasquè, erano gli idoli di quando iniziai a giocare. La mia prima volta in panchina in serie A nell'aprile 1959 coincise con l'ultima apparizione del professor Zucchi, che era mio allenatore, e dello storico capitano Sergio Marelli. Ma fu fondamentale anche la passione generata dall'oratorio San Francesco dove tutti i ragazzi andavano a giocare. A fine stagione c'era un magnifico torneo dove ogni squadra poteva schierare un giocatore di serie A ed era seguitissimo".

Poi ci fu il boom con l’Ignis e Giovanni Borghi: “Fu un binomio che generò una storia unica: le 10 finali consecutive di Coppa Campioni, record a mio avviso imbattibile, sono state inserite dal magazine americano Sports Illustrated fra le imprese sportive più importanti di tutti i tempi".

Al di là dei vari budget, la forza della Pallacanestro Varese è il suo pubblico: “Ai tempi dell'Ignis c'erano 5000 spettatori, oggi ne facciamo 4500 di media, dato sostanzialmente stabile anche quando siamo finiti in A2. L'affezione dei tifosi non legata ai risultati è conseguenza della tradizione della città”.

La filosofia attuale del CEO Scola basata sui giovani ricalca un po' la filosofia dell'era Bulgheroni? "Le regole sono diverse, ma la logica è lo stessa: il nostro vivaio conta ormai 600 ragazzi più quelli del Minibasket della Robur et Fides, con cui stiamo lavorando benissimo. È il patrimonio della Pallacanestro Varese che si rinnova. Luis condivide i principi fondativi del club che sono una garanzia per la continuità. I tifosi danno tutto quello che possono; certo l'economia del territorio è diversa da un tempo”.

Che squadra aspettarsi per celebrare al meglio gli 80 anni nell’annata 2024/25? "Aspettiamo l'ultimo tassello per il giudizio finale, di certo è una squadra costruita per fare meglio dell'anno scorso, cercando di vivere una stagione positiva e senza sofferenze. A mio avviso il valore aggiunto sarà il coach: qui ci sono stati grandissimi Tracuzzi, Garbosi, Nikolic e Gamba. Mi azzardo a dire che Kastritis potrà lasciare un segno importante per diversi anni".