LBA - Mauro Sartori: «Il mercato italiano è impazzito, fuori da ogni logica»

Interessanti le parole del direttore sportivo del Banco di Sardegna Sassari Mauro Ferrari in merito alle difficoltà sempre più evidenti sul mercato, in particolare quello degli italiani vista la scarsità degli atleti e costi sempre al rialzo. "Certo, ogni anno che passa la base d'asta comincia da 50 mila è più, poi ci sono i mercati asiatici, le leghe estive, quella canadese, quella cinese, la coreana, il giapponese che ha tre serie dove pagano tanto e sempre meglio, l'australiana, poi ci sono tutti questi tornei estivi americani, Porto Rico, Sud America, che impegnano i giocatori a 360 gradi 365 giorni l'anno e tante volte le trattative si arenano perché "sto giocando, voglio concentrarmi, non ho tempo di pensare" e tu rischi di perdere tempo altre chance. Così a volte abbiamo dovuto dire: posso darti 24-48 ore e se mi dici no vado su un altro. Inoltre il mercato italiano è impazzito, fuori da ogni logica e quindi poi devi un po' sottostare alle regole o fare scelte diverse".
Sartori ha anche sottolineato che chi è andato via, lo ha fatto per sua scelta. "Allora, è un discorso generale che vale per Trucchetti così come per Veronesi, per Cappelletti, per tutti: il concetto è che chi non c'è più, non c'è per sua scelta. Lasciamo stare la parte stranieri, ok? Perché gli stranieri sono volatili, lo sono per noi, come noi lo siamo per loro. Perché sono in ballo tantissime situazioni: vengono, stanno un anno in città, si trovano bene, sono amati da tutti, amano tutto, "amore, amore, ci vediamo fra un mese" e poi vanno da un'altra parte. E quello è il business. Per quanto riguarda la componente italiana, c'è chi non ha voluto accettare proposte di rinnovo di un certo livello con adeguamenti importanti. O chi sotto contratto ha espresso necessità personali di riavvicinarsi a casa. Chi sotto contratto ha espresso la necessità o la volontà di tornare a casa e firmare da un'altra parte. Chi era partito con un certo ruolo di marginale, ma ha avuto la possibilità di mettersi in mostra, anche se ha ancora tutto da dimostrare, ma vuole giocare di più. E questo non puoi prometterglielo. A Sassari non è mai stato trattenuto nessuno. Perché chi rimane di mala voglia non fa bene né a se né al gruppo".