LBA - Baldi Rossi sull'uscita da Cantù e il sì alla Tezenis Verona

Filippo Baldi Rossi ha ufficialmente risolto il suo contratto con Cantù nella giornata di ieri. È attesa l'ufficialità del suo passaggio alla Tezenis Verona e a La Provincia di Como ha spiegato i motivi della sua uscita dalla Acqua San Bernardo. "Si chiude il mio capitolo qui a Cantù, tra le mille lacrime di gioia versate negli ultimi dieci giorni, si era capito che probabilmente le strade si sarebbero divise. È il giorno in cui ci si saluta con il sorriso e con una bella stretta di mano. Sono riuscito a ripagare la fiducia del club e, quest'anno, di Brienza. Tutti insieme siamo riusciti ad arrivare all'obiettivo che volevamo conquistare insieme. Che dire? Me ne vado felice perché sono riuscito a vincere anche la Coppa Italia, che sembrava non fregasse a nessuno. Mi porto via tanti bellissimi ricordi, tante bellissime amicizie e rapporti con tutta la società e i tifosi. Sarà sicuramente un arrivederci, perché nella nuova arena vi verrò a trovare, statene certi. Un grande grazie a tutta la società, allo staff tecnico e ai tifosi che mi sono sempre stati vicini".
Baldi Rossi non ha fatto segreto di quelle che sono le motivazioni di questo addio. "Dopo due anni di quintetto in cui giocavo 38 minuti, ma poi non stavo in piedi, ho accettato di fare un passo indietro, perché volevo raggiungere l'obiettivo, complice anche l'esplosione di Basile. Quindi oggi dico che, per il bene di Cantù, è giusto proseguire con nuove leve e con un nuovo progetto tecnico. E non mi offendo assolutamente del fatto che siano state prese queste decisioni: io sarò sempre un grande tifoso di Cantù e spero che le scelte che saranno fatte, alla fine pagheranno".
Ora Verona. "So il valore che ho oggi in A2 e quello che posso valere in A. Quando ci sei dentro non vorresti finisse mai, ma la chiarezza reciproca che c'è stata ha fatto sì che nessuno se ne avesse a male. Finiamo tutti con una bellissima stretta di mano. I sassolini nelle scarpe che avevo, me li sono tolti dopo gara-3. Sono sicuro che farà una grande stagione. Spero in una salvezza "sana", senza patemi. Dalla A2 alla A il salto è notevole, ma qualcuno rimarrà ed è un'ottima cosa. Questa stagione di A ci ha detto che certe "cenerentole" sono emerse, come Trieste o Trapani: qua ci sono tutti gli ingredienti per emularle".