LBA - Vitucci su Brindisi: "L'augurio è a fine stagione di vedere entrambi salve"

LBA - Vitucci su Brindisi: "L'augurio è a fine stagione di vedere entrambi salve"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Domenica la Nutribullet Treviso ha registrato il suo primo successo in stagione, proprio contro la ex Brindisi di coach Frank Vitucci. Quest'ultimo ne ha parlato a Il Corriere dello Sport. «Se ripenso alle mie tante stagioni da allenatore trovo spesso situazioni simili. Ci ho fatto l'abitudine, anche se Brindisi ha ovviamente acceso in me ricordi ed emozioni. Certo, nessuna delle due squadre avrebbe immaginato che alla decima giornata avremmo giocato una partita in queste condizioni di classifica. Una situazione complessa. Ovviamente l'augurio è a fine stagione di vedere entrambe salve».

Strada per la salvezza. “Diciamo che ora ci sentiamo un pochino meglio rispetto a qualche giorno fa ma la strada da percorrere è lunghissima. Io amo andare in bicicletta, non sono un esperto di due ruote come i trevigiani del gruppo Pinarello, ma mi diverto. E allora, è come quando in sella vedi una bella salita, guardi la ruota perché se alzi la vista rischi di spaventarti. Dobbiamo fare così un passo, anzi, una pedalata dopo l'altra per arrampicarci”.

Il rischio esonero. «Io sono molto critico con me stesso. Non mi sono mai esaltato nelle stagioni migliori della mia carriera e non mi deprimo quando le cose vanno male. Non è certo la prima volta in cui sono chiamato a trovare solu- zioni. Non sempre la soluzione però è chiudersi in palestra, delle volte è più utile cercare di aprire il cervello e rifl ettere. La mia arma contro la pressione è leggere il meno possibile i giornali ed evitare il ring dei social. Lì ci si avvelena il sangue e basta. A parlare deve essere il campo. E in qualche modo anche la storia e il vissuto di ognuno di noi».

Critiche per avere "brindizzato" Treviso. «Cosa rispondo? Che non trovo nulla di strano se un allenatore che ha fi nito un ciclo in una città pensi, nella sua nuova avventura, a chiamare ragazzi che hanno il contratto scaduto e di cui si fida e ne conosce pregi e difetti. Non abbiamo rubato nulla a nessuno se è vero che erano liberi potevano trattare con chiunque. Poi se sono venuti a Treviso perché il legame con me era forte non è una colpa. Non starei ora a pensare troppo a questa cosa ma vorrei che tutti si concentrassero sull'immediato. Che è la partita del prossimo turno contro Cremona. Abbiamo vinto la prima partita, abbiamo cambiato delle cose, in difesa, nelle scelte di quintetto, Passo dopo passo ora dobbiamo iniziare la nostra salita».