LBA - Matt Morgan: «La Virtus un grande passo, pronto a questa sfida»
In casa Virtus Bologna è stato presentato Matt Morgan. A esordire il dg Paolo Ronci: "Un giocatore che arriva da i London Lions dopo aver disputato una Eurocup di altissimo livello e l'abbiamo seguito durante la la stagione di Eurocup. Abbiamo pensato che fosse un giocatore giusto per completare il reparto dei nostri esterni. Ha caratteristiche che il coach ha voluto per abbinarle alla sua visione e il suo stile di gioco. È un giocatore che ha fatto un Eurocup molto importante anche a livello individuale. Quindi si testerà al piano superiore di Eurolega e è reduce anche da un'estate con una Summer League giocata con Charlotte. Fortunatamente ha firmato con noi la sera prima di fare 36 punti. Aveva aveva già firmato l'accordo con noi".
Le prime parole di Morgan. "Sono super felice di essere qui con una grande organizzazione. Arrivo dai London Lions e la EuroCup, per me è un altro passo avanti. Ringrazio i fans, i miei compagni di squadra e l'organizzazione per l'accoglienza. Ci sono aspettative alte per quest'anno, e anche individualmente per quanto mi riguarda, ma ovviamente vogliamo vincere il più possibile e farò di tutto perché accada. Questo è il mio primo anno in EuroLeague. Ci sarà un periodo di "adeguamento", ma penso che i veterani, Will, Toko, Daniel, Pajola mi aiuteranno e insegneranno tanto. Il coach e lo staff faranno di tutto per mettermi in una situazione nella quale posso fare bene. Quindi sarà una stagione lunga, con alti e bassi. Ma sono entusiasta e pronto a vivere vittorie e momenti di celebrazione non solo con i miei compagni ma anche con i tifosi e la città".
La differenza tra EuroCup e EuroLega. "Penso il gioco sia ancora più veloce. Amo le nuove sfide e voglio sempre progredire anno dopo anno nella mia carriera. Penso che questa stagione sarà importante per affrontare una fisicità ancora più importante. Ci sono tanti giocatori fisici e con esperienza in EuroLeague, che capiscono il gioco a alto livello. Dovrò prendere confidenza nelle prime partite, come ho detto i veterani della squadra mi aiuteranno. Ma le sfide non mi hanno mai spaventato e sono pronto anche a questa".
L'intesa con Hackett e Pajola. "È ottima, sto imparando molto da loro, faccio loro un sacco di domande, e ricevo le giuste rispetto. Posso giocare da playmaker o da guardia, e la mia cosa migliore è che non ho bisogno di avere sempre la palla in mano. E sto imparando anche da Beli ed Isaia sul tiro e come muovermi nella posizione di guardia".
Coach Luca Banchi. "Ho giocato contro Banchi quando io ero a Le Mans e lui allenava Strasburgo. Ho visto che ha un sistema veramente efficace, molto creativo per le sue guardie. Qui possiamo fare le stesse cose a un livello più alto".
Steph l'ispirazione. "Steph Curry è un giocatore incredibile decisamente il mio idolo, è uno dei motivi per cui ho il numero 30, l'altra è Breanna Stewart nella WNBA. Mio padre è il mio modello, la persona più importante della mia vita è il motivo per cui gioco a basket. Gli chiedo sempre consigli ogni volta che ne ho bisogno".
L'esperienza londinese. "Londra è una città di calcio, ma credo che abbiamo fatto qualcosa di speciale, abbiamo avuto molta attenzione. Ma nulla di paragonabile a qui, basta camminare in strada e ti riconoscono, ti parlano. Ho visto il calore dei tifosi già al primo allenamento a porte aperte, non vedo l'ora di scendere in campo per la prima volta per i tifosi. Sono grandi e se lo meritano".