La verità di Frates "sapevamo tutti di affrontare il mare grosso"

Le parole di Fabrizio Frates, che commenta l'esonero da Varese sulle colonne del Corriere della Sera in una intervista di Werther Pedrazzi: "Sapevamo tutti di andare ad affrontare il mare grosso: tutti d'accordo nel restare belli compatti attaccati alle cime per resistere all'onda grossa. Poi, a me, hanno tagliato la cima.
Il passato ha abituato Varese a viaggiare in prima classe. Non posso nemmeno accampare l'alibi di giocatori lavativi, sarei disonesto. Ma avere sulle spalle la scimmia di aspettative non dimensionate alla realtà ha condizionato la squadra. Lo ammetto, preferisco lavorare in palestra, piuttosto che imbonire i tifosi con le pacche sulle spalle al bar. Sono rimasto fedele a quel che mi diceva il "sciur" Aldo Allievi, quando ho iniziato a Cantù: "Lei pensi solo ad allenare, a far rendere i giocatori al 110% e a far crescere i giovani.
La morale della storia? Nel film "La tempesta perfetta" i pescatori, spinti dalle difficoltà economiche, decidono di affrontare condizioni molto sfavorevoli, e di fronte al mare in tempesta nessuno ha preso la scialuppa per tornarsene a casa. Per dirla tutta, non credo che se fossi rimasto al timone avrei fatto affondare la Cimberio".